Siriano vuole comprare moglie: «Per favore, vendetemi vostra figlia»

Un giovane sandonatese accusato di stalking dai genitori di una sedicenne di Trento: voleva sposarla a tutti i costi. E così aveva preparato un assegno in bianco

TRENTO. Era stato un colpo di fulmine: l’ha vista e se n’è innamorato tanto che senza averle mai rivolto la parola, si è presentato dai possibili futuri suoceri con un assegno per «comperare» la moglie. Una storia che appare surreale ma che è stata raccontata in una denuncia ai carabinieri visto che lo spasimante era così insistente da rendere difficile la vita tanto da modificarla. E così si è arrivati all’accusa di stalking. Tutto inizia qualche settimana fa in Valsugana e qui arriva da San Donà un lavoratori di origina siriana, quasi trentenne dipendente di una ditta edile che ha vinto l’appalto per la sistemazione di una scuola.. A pranzo va sempre nel solito ristorante e non passano tanti giorni che nota la figlia dei gestori, appena 16enne. Lui si innamora.

Con la ragazza - che dal canto suo cerca anche di evitarlo - non ci sono contatti. Lui seduto a pranzo la guarda e basta. Ma evidentemente ritiene che sia la sua promessa sposa. E così si fa avanti con i genitori di lei. Prima ci sono i fiori, poi le richieste di fidanzamento e una volta si presenta con un assegno. È in bianco e lui vuole «trattare» il valore economico della ragazza. Dice che è una tradizione del suo Paese, non vuole offendere nessuno ma visto che desidera sposare la sedicenne, vuole pagare la famiglia. Non solo. Vuole anche portarla in Siria per farle conoscere la sua famiglia e quindi mettere tutto in regola. Gli episodi si succedono con cadenza praticamente quotidiana e la famiglia dell’adolescente inizia ad avere anche un po’ di timore tanto che la ragazzina viene spedita da alcuni parenti a chilometri di distanza.

L’innamorato prosegue però con il suo progetto e insiste ancora con questo suo corteggiamento particolare quanto poco gradito. I genitori si rivolgono quindi ai carabinieri. Si tratta di un caso di stalking, particolare certo ma pur sempre stalking. Le notizie del comportamento del siriano arrivano anche al suo datore di lavoro che lo licenzia e a quel punto del ragazzo si perdono le sue tracce. Tanto che all’udienza davanti al gip non si presenta. Era l’occasione per rendere attivo il primo provvedimento che è quello del divieto di ritorno in provincia di Trento. Intanto è stato richiesto anche il foglio di via. Ma probabilmente si tratta di iniziative inutili visto che l’innamorato con l’assegno non si è fatto più sentire. E non risulta esser tornato nel suo appartamento a San Donà.

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