Sinistri con feriti, lo strano record delle strade veneziane
MESTRE. Il Veneto è la regione italiana - esclusa la Val d’Aosta dove il numero di mezzi circolanti è molto basso - dove l’incidenza dei sinistri sospetti è la più bassa (dati Ania relativi al 2014: 12,8%) d’Italia ma Venezia è la città del nord in cui è più alta l’incidenza dei sinistri in cui risultano esserci danni fisici, ovvero persone ferite.
Oltre uno su cinque, per la precisione il 21,2% rispetto a una media nazionale del 18,5%. Venezia è in compagnia di città quasi tutte dell’Italia del Sud, tra le quali Napoli, Catanzaro, Palermo, Potenza e Bari.L’alta incidenza dei sinistri con danni fisici è una di quelle voci che - soprattutto in relazione con altre - può fa scattare l’allarme sugli incidenti sospetti tra le società di assicurazione perché la presenza di un ferito fa lievitare il costo del risarcimento. Basti pensare che il costo totale dei risarcimento, nel 2014 in Italia, è stato di 11,2 miliardi, due terzi dei quali (7,5 miliardi) relativi ai danni fisici.
Come leggere, quindi, il dato relativo a Venezia?
A voler essere maliziosi si potrebbe dire che anche i veneziani truffano, ma lo fanno bene, senza destare il sospetto delle società assicuratrici. È una lettura maliziosa che però non convince l’Ania. I motivi potrebbero essere ben altri. Ad esempio l’insistenza in una media città come Venezia di una rete di infrastrutture (il Passante, porzioni dell’A4 e un sistema di tangenziali, comprese le parti per raggiungere porto e aeroporto) che aumentano la probabilità che, in caso di incidenti, ci siano anche dei feriti. (f.fur.)
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