«Sindaco, impara a governare»
MIRA. «I dipendenti non sono uno scudo all’incapacità di amministrare». Parole dure quelle dei cartelli che ieri pomeriggio i dipendenti comunali di Mira hanno alzato contro il sindaco grillino Alvise Maniero. La manifestazione, che ha visti uniti gli iscritti a Cgil, Cisl, Uil e Cobas è scattata per le continue accuse del sindaco ai dipendenti, tra cui le dichiarazioni del primo cittadino in un convegno del Movimento 5 Stelle in Emilia. Qui Maniero ha detto:«Abbiamo aperto stanze chiuse da 63 anni e ora spaliamo letame. Si tratta di un lavoro umile da compiere».
E poi: «Ci sono tre coppie di fratelli in Comune a Mira, si tratta di un fatto curioso» . Tutte le dichiarazioni di Maniero sono state ascoltate dai dipendenti grazie ad un video girato su you tube.
«È pazzesco», dice per la Cgil Funzione pubblica, Marco Busato, «questo sindaco non ascolta nessuno, non vuole il confronto con i lavoratori. Mira un tempo era un Comune capofila in diversi settori. Ora i dipendenti ci spiegano che gli altri enti locali non vogliono nemmeno confrontarsi con Mira. È come se si fosse completamente isolato dal contesto territoriale in cui è inserito». Critiche anche da Sergio Berti della Cisl: «Il sindaco di Mira e la giunta hanno agito da due anni e mezzo a questa parte come hanno voluto. Hanno ridotto i dirigenti da 5 a 2 senza ascoltare nessuno. Ora con la macchina amministrativa da lui disegnata, il primo cittadino continua a dire: “io vorrei fare, ma i dipendenti remano contro”. I casi in cui si è scagliato contro i dipendenti ormai sono numerosi, prima del famoso caso del “letame” aveva attaccato il comandante dei vigili Mauro Rizzi e la dirigente Anna Sutto sulla non istituzione di un servizio di vigilanza notturno».
Intanto ironicamente in comune circola un volantino che annuncia la nascita della azienda agricola “A. Maniero”. La ragione sociale: distribuire e spalare letame.
Alessandro Abbadir
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