Sindaco della notte Zoggia fa sul serio

JESOLO. Relazione da Amsterdam, il sindaco Valerio Zoggia chiede al collega della metropoli olandese di avere tutti i dati relativi al sindaco della notte. Una figura che ha avuto un enorme successo...

JESOLO. Relazione da Amsterdam, il sindaco Valerio Zoggia chiede al collega della metropoli olandese di avere tutti i dati relativi al sindaco della notte. Una figura che ha avuto un enorme successo in Olanda e che Jesolo vorrebbe introdurre molto presto per governare la movida e il divertimento notturno spesso al centro delle polemiche per il rumore. Zoggia ha guardato con curiosità all’esperimento olandese e pensato di introdurlo anche nella sua città per la prossima estate 2016.

«I nostri tecnici», spiega, «hanno già inviato la richiesta di tutti gli atti e documenti all’amministrazione di Amsterdam per conoscere i dettagli sull’istituzione del sindaco della notte che sta riscuotendo un certo interesse in città. Decideremo in giunta anche in merito alle varie segnalazioni pervenute e quale figura scegliere». Inizialmente, il sindaco aveva pensato a una figura dell’amministrazione comunale, un assessore con delega speciale per il divertimento notturno e la movida. Sarebbe una novità assoluta per il litorale e già anche altre località della costa veneziana hanno contattato Zoggia per saperne di più. Per questo adesso si attendono gli atti direttamente da Amsterdam.

Il presidente del Silb di Jesolo, Giancarlo Vianello, ha subito lanciato Renato Giachetto, ex presidente nazionale del Silb e noto gestore di locali. Poi si è autocandidato Martino Sacilotto, “re dei social”, con un folto seguito di ragazzi che con lui già si organizzano per controlli notturni e segnalazioni alle forze di polizia. Sarebbero però espressione della città e dei locali, quindi non figure amministrative o espressione della giunta. In Olanda il sindaco della notte è stato finanziato dai locali notturni e i gestori della movida e ha cambiato completamente la città, con un folto gruppo di volontari che al posto delle forze di polizia, con tanto di pettorina, sono pronti a intervenire in caso di emergenze o per dare informazioni.

A Jesolo una simile organizzazione potrebbe avere l’effetto di calmare le acque agitate nel mondo del divertimento, comporre le continue controversie, evitando scontri diretti, comitati raccolte di firme che finora hanno inquinato molte stagioni estive a Jesolo e portato addirittura all’intervento della magistratura che ha posto sotto sequestro e limitato gli orari di cinque locali in piazza Mazzini. (g.ca.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia