Sindaci della costa da Zaia «Danni per venti milioni»
SAN VENDEMIANO. I sindaci della costa riuniti davanti al governatore del Veneto. Da Rovigo fino a San Michele al Tagliamento, passando per tutte le località che punteggiano il litorale. Ora chiedono un aggancio a Bruxelles, e addirittura di lavorare senza soluzione di continuità con la costa del Friuli Venezia Giulia fino a quella della Slovenia. Una macro regione costiera che potrebbe accedere a somme importanti dall'Unione Europea. Zaia ha ricevuto i vari sindaci e amministratori della costa che hanno presentato questa nuova entità formata da tutti i sindaci costieri. Tanti gli argomenti sul tappeto.
Erosione. I sindaci, capeggiati dal primo cittadino di San Michele Bibione, Pasqualino Codognotto, hanno fatto presente nuovamente che i danni dell'erosione ammontano a non meno di 20 milioni. Zaia ha ascoltato con attenzione e annunciato che verranno informati gli uffici per esaminare la questione con estrema attenzione e nei tempi più brevi possibile.
Apt. I sindaci del litorale hanno chiesto a Zaia quale sarà il loro futuro. Le aziende di promozione turistica, come tutti le ricordano, attualmente ambiti di promozione, come nessuno le chiama, rischiano di diventare sempre di più scatole vuote. Sono state un punto di riferimento per il turismo, luogo di accoglienza e informazione, ma in tempi di crisi e di tagli sono sempre più a rischio. I sindaci hanno chiesto garanzie, e risorse, anche per le Apt.
Marketing turistico. I sindaci hanno presentato il progetto di un marketing turistico d'insieme che consideri tutte le località per una promozione unitaria, soprattutto all'estero, che non sia più spezzettata tra le varie località. Un unico marchio, una sola strategia per promuovere questa costa nella prima industria del Veneto, il turismo appunto.
Fondi europei. Sono i più ambiti. L'Europa può assicurare ancora milioni di euro da spendere nel turismo. Se lo Stato non è più in grado di garantirli, lo potrebbe fare Bruxelles. E qui, i sindaci della costa veneta hanno tirato fuori l'asso: una sola entità costiera che parte da Rovigo e arriva fino alla Slovenia, con le sue "perle" Portorose e Pirano. Chilometri di costa e spiagge che potrebbero saldarsi sempre di più per una vera promozione che intercetti tutto il turismo europeo e internazionale. Ogni spiaggia con la sua storia, le sue bellezze paesaggistiche, i suoi servizi. Perché contendersi la domanda quando tutti ne possono avere una parte e persino condividerla? L'obiettivo è avere un contatto nella Ue che canalizzi i fondi europei in questi territori.
Giovanni Cagnassi
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