Sindacati e Regione preoccupati: “Rischio svuotamento per lo stabilimento Speedline”

Fumata nera al primo incontro sul futuro della fabbrica di Santa Maria di Sala, Fim e Fiom hanno chiesto lumi sulla questione delle campionature. Donazzan: “No a trattative non trasparenti”

06/12/2021 Santa Maria di Sala, centinaia di posti a rischio alla Speedline la multinazionale svizzera ha annunciato di voler delocalizzare in Polonia
06/12/2021 Santa Maria di Sala, centinaia di posti a rischio alla Speedline la multinazionale svizzera ha annunciato di voler delocalizzare in Polonia

SANTA MARIA DI SALA. Inizia in salita la trattativa per definire il futuro della Speedline, l’azienda di cerchi in lega di Santa Maria di Sala al centro da un mese e mezzo di una vertenza passata dall’annuncio della delocalizzazione entro fine 2022 da parte della casa madre Rolan fino, dieci giorni fa, alla revoca di tale decisione, con la promessa di sedersi ad un tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo economico.

La prima riunione era in agenda questa mattina, lunedì 17, in modalità on line. Di fatto, spiegano Fim Cisl e Fiom Cgil in una nota, “Non è partito il tavolo tecnico del Ministero perché abbiamo chiesto all’azienda che ci siano ulteriori chiarimenti e approfondimenti relativi al tema delle campionature. Per questo motivo nei prossimi giorni ci sarà un tavolo tecnico con la Rsu e i referenti aziendali per chiarire questo tema. Successivamente verrà riconvocato il tavolo ministeriale. Auspichiamo che il prossimo incontro avvenga già entro questa settimana”. 

Ma è in una nota dell’assessore al Lavoro della Regione Elena Donazzan che si chiariscono i retroscena della fumata nera all’incontro. “Sono emerse diverse criticità”, commenta Donazzan, che ha partecipato supportata dall’Unità di Crisi e della Direzione Lavoro della Regione, “I sindacati hanno rilevato delle questioni che appaiono molto significative, manifestando la preoccupazione che, al di là degli impegni presi dalla proprietà il 7 gennaio scorso, si stia procedendo allo svuotamento dello stabilimento. È una preoccupazione molto sentita e condivisa rispetto al concreto rischio di depauperamento di Speedline”.

“Nella mia esperienza da assessore regionale al lavoro – conclude Donazzan - ho già vissuto situazioni con trattative non trasparenti, tese al raggiungimento dell’obiettivo della chiusura attraverso lo svuotamento dell’impianto, delle produzioni, la cessione dei brevetti e degli stampi. Non vogliamo che si ripeta questa triste storia. Fu così per ACC, non deve essere per Speedline”.

Sul caso interviene anche il presidente del Veneto Luca Zaia: “Non ci bastano le parole. Serve che agli impegni dichiarati facciano seguito azioni concrete che salvaguardino il livello produttivo e, soprattutto, il livello occupazionale di un’azienda di pregio che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il territorio veneziano. La Regione, attraverso l’assessore Donazzan e l’Unità di crisi regionale, ha svolto fino ad oggi e continuerà a svolgere un ruolo fondamentale in particolare nel prossimo periodo per vigilare sul futuro di Speedline. Il nostro impegno è quello di trovare una soluzione a garanzia dei lavoratori. Ognuno sia consapevole del proprio impegno in questa partita”.

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