Sindacati di base e Cgil «Grave e sconcertante intervenga la Digos»
«Ho segnalato immediatamente il fatto alla Digos, alla Prefettura, al sindaco e ad Actv». Immediata la denuncia di Giampietro Antonini, sindacalista di base dell’Actv che non appena ha visto il comunicato e le foto della “ronda” della formazione di ultradestra su alcuni autobus cittadini, sabato sera, si è rivolto alle istituzioni della città. «Come Sgb riteniamo grave queste azioni. I cittadini ed i lavoratori non hanno bisogno di questi pseudo vigilantes. Condanniamo questi episodi ritenendo che una forza politica non può alimentare e strumentalizzare un clima di paura. Se politica deve fare proposte e denunciare le carenze sui servizi pubblici e non sostituirsi a chi ha il compito di vigilare. È farsesco questo loro agire se non fosse che strumentalizza l’insicurezza delle persone pensando di ottenere canagliescamente consenso. Non abbiamo bisogno di sceriffi fai da te!», dice Antonini. «La libertà di circolazione va garantita con l'impegno di tutti ad essere solidali e di fronte ad episodi di inciviltà e maleducazione a non girarsi dall'altra parte».
Il sindacato di base ha invitato anche i lavoratori di Actv a «segnalare a chi di dovere episodi del genere così come segnala chi nei mezzi pubblici non rispetta il prossimo e compie atti di inciviltà e di sopraffazione senza sostituirsi a chi deve far rispettare una normale convivenza civile».
Anche Valter Novembrini della Cgil trasporti va giù duro. «Fatto grave e sconcertante, queste sono azioni non autorizzate», dice il sindacalista. Tutte le sigle sindacali di Actv da tempo si confrontano con l’azienda sulla tutela di autisti, verificatori e passeggeri da episodi di violenza su vaporetti e bus. «Trovare soluzioni è un conto, strumentalizzare la questione a fini politici è tutt’altra cosa», insiste Novembrini. «Questa azione mi ha sconcertato e spero che arrivino ferme condanne da parte di tutti», dice.
Immediata la reazione dell’Anpi, associazione nazionale partigiani. Le sezioni cittadine, la “Erminio Ferretto” di Mestre e la “Sette Martiri” di Venezia «esprimono forte preoccupazione e allarme democratico», per l’azione di Forza Nuova. I due presidenti, Maria Cristina Paoletti e Gianluigi Placella, annunciano che si rivolgeranno «alle massime autorità di pubblica sicurezza del territorio al fine di impedire la prosecuzione di azioni lesive del tessuto democratico della nostra comunità e della immagine pubblica delle nostre Istituzioni». Ricordano l’illegalità delle ronde che si «collocano assolutamente al di fuori dell'assetto normativo vigente». E denunciano: «Tanto più grave è l'allarme, poiché ad arrogarsi tale compito di vigilanza sono forze politiche che fanno dell'intolleranza, della discriminazione, quando non della vera e propria violenza, i propri principi in contrasto aperto con i valori fondanti di libertà e democrazia della Carta costituzionale». —
M.Ch.
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia