S’incatenano ai pini marittimi per protestare contro il taglio
JESOLO. Incatenati ai pini marittimi di via Pindemonte, due jesolani protestano contro il taglio programmato dal Comune. Ieri mattina sono dovuti intervenire gli agenti del commissariato e della polizia locale, dopo che Claudio Corazza e Claudio Bassetto, due residenti, si sono incatenati ai pini per protesta, decisi a interrompere i lavori programmati da tempo. Sono stati subito identificati dagli agenti, ma non hanno commesso alcun reato, in quanto la loro non si configura come una manifestazione organizzata e non autorizzata, ma una protesta personale.
Ma hanno lasciato il segno. In via Pindemonte è giunto dal Comune il vicesindaco, e assessore ai lavori pubblici, Roberto Rugolotto, che ha parlato a lungo con loro. «Noi non abbiamo ricevuto alcuna lettera o comunicazione», protestano gli incatenati, «e abbiamo il diritto di sapere. Non siamo d’accordo con il taglio di una cinquantina di pini marittimi che hanno fatto la storia di questa strada. Una volta tagliati sarà una desolazione. Non è giusto che il Comune abbia deciso questo. Abbiamo fatto una petizione, la gente sta firmando in massa perché nessuno sapeva nulla. Questo è un viale bellissimo e lo stanno distruggendo. Se tagliano qui i pini lo dovranno fare in tutta Jesolo».
È stato affisso un cartello: «Contro il taglio dei pini firma anche tu per la tua salute». Ed è seguita la raccolta di firme a oltranza. Il vicesindaco ha spiegato quali sono i programmi e i motivi dell’intervento ed è giunto davanti ai due incatenati. «Non potevano continuamente lavorare sul manto stradale con costi enormi», dice, « gli alberi saranno tagliati e tutti sostituiti con essenze autoctone che non hanno radici così invasive che sollevano l’asfalto e la strada sarà perfettamente in sicurezza».
Ma la protesta è continuata fino a sera inoltrata e i due non hanno voluto demordere pronti a bivaccare anche nei prossimi giorni se sarà necessario con delle tende. Anche il capogruppo di maggioranza, Alessandro Perazzolo, è con Rugolotto: «Da anni ci sono lamentele su una strada pericolosa e dissestata, non vi era altra scelta e abbiamo dovuto propendere per questa soluzione». Non è d'accordo la lista civica Jesolo, con Ilenia Buscato e Daniele Bison. «Da anni sosteniamo che le radici dei pini», spiegano, «possono essere limate e ingabbiate, come si dice, evitando che sollevino l'asfalto. Sono stati spesi soldi inutilmente». Ieri sono arrivati anche esponenti del Movimento 5 Stelle a protestare.
Poi Salvatore Esposito di Sel: «Questa è un’altra scelta scellerata dell’amministrazione comunale che non ha rispetto per i pini di Jesolo e non ha saputo trovare altre soluzioni».
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