Sigilli alle sedi della Lega: «Tornatevene a Roma»

Atti vandalici nella notte a Mestre e Marghera: serrature incollate, ingressi bloccati. Il blitz rivendicato via e-mail da un fantomatico Umberto Bossi: «Siamo le serrature ribelli contro la casta padana»

VENEZIA.  Atti di vandalismo sono stati compiuti ai danni delle sedi della Lega Nord a Mestre e Marghera. Le saracinesche che chiudono gli ingressi sono bloccate - come denuncia lo stesso Carroccio - con una colla-stucco che ne impedisce l'apertura, e vi è stato affisso un cartello: «Chiuso. Tornate a Roma».

Gli atti vandalici sono poi stati rivendicati con una e-mail spedita anche alla Nuova di Venezia e Mestre, il cui utente ovviamente fasullo risulta essere Umberto Bossi: «Siamo le serrature ribelli contro la casta padana – è scritto nel messaggio – Oggi, in tutto il Veneto, abbiamo chiuso una ventina di sedi della Lega Nord. Di fronte al razzismo, alla devastazione del territorio e ai privilegi della casta leghista, ci siamo ribellate. Oggi il Veneto ha chiuso alla Lega. Tornatevene a Roma!!!

«Non è che l'ultimo episodio di vandalismo che subiamo - ha commentato Alessandro Vianello, segretario mestrino e capogruppo a Ca' Farsetti per il Carroccio -. chiaro che si tratta di un tentativo per infastidire la nostra azione politica, volta a toccare i nervi scoperti. Siamo sempre a disposizione dei cittadini, ogni giorno garantiamo a tutti la possibilità di venire ad esporci i problemi: siamo gli unici a farlo e a troppi questo contatto con la gente non va giù». «Abbiamo già avvertito le autorità competenti che si sono mosse per i rilievi e le indagini del caso».

«Le Forze dell'Ordine scoveranno i colpevoli, ma poi nessuno li punirà»: è il commento dell'onorevole della Lega Nord veneziana, Corrado Callegari, dopo l'episodio di vandalismo ai danni delle sedi del partito a Marghera e a Mestre: «Quello subìto oggi non è che l'ultimo di una serie di episodi di cui siamo vittime da tempo - ha commentato - . I cartelli appesi, gli attacchi ai gazebo, l'aggressione ad un nostro militante, le uova lanciate, adesso la colla: diamo fastidio ed il colmo è che spesso veniamo attaccati proprio da chi ci accusa di essere intolleranti».

«Il rammarico è che troppe volte questi soggetti, che si pongono al di fuori del contesto del confronto democratico civile, rimangono impuniti per le loro malefatte - ha continuato l'esponente del Carroccio - . evidente che così facendo si creano precedenti pericolosi, a tutto danno della gente onesta. I nostri punti di dialogo con i cittadini sono sempre aperti: chi commette simili vandalismi, per di più approfittando dell'oscurità come solo i vigliacchi sanno fare, non ha il coraggio di venirci a dire le cose in faccia».

«Ringrazio le Forze dell'Ordine che sono intervenute stamani, spero che il loro lavoro di indagine non venga vanificato anche questa volta», ha concluso Callegari.

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