Sigilli a un centro estetico di cinesi
JESOLO. Sigilli al centro estetico cinese, la polizia locale di Jesolo chiude l’esercizio in piazza Tommaseo. È stato posto sotto sequestro amministrativo il centro “Kaori”, risultato privo delle previste autorizzazioni. Le motivazioni sono, dunque, la carenza dei requisiti professionali del direttore tecnico e dell’abilitazione professionale all’esercizio dell’attività di estetista.
Non c’erano massaggiatrici o massaggiatori autorizzati, nè erano rispettate le norme igienico sanitarie. La polizia locale non ha accertato altre infrazioni legate ad atti sessuali a pagamento, anche se sono stati trovati lettini e letti matrimoniali nei vani interni.
La circolare della Regionedel 2009 prevede che, per poter avviare autonomamente l’attività di estetista, oltre al possesso dell’attestato di qualifica professionale di estetista, si deve possedere anche l’attestato di frequenza di specifico corso di specializzazione di durata annuale non inferiore a 900 ore. Oppure, in alternativa, è necessario maturare un anno di esperienza lavorativa in un’impresa di estetista cui segue l’esame teorico-pratico. Superato l'esame, verrà rilasciato il diploma di abilitazione professionale di estetista. Nulla di tutto questo era stato osservato dalla gestione orientale del centro.
Alla titolare, L.Y. di nazionalità cinese, residente a Cinisello Balsamo, è stata contestata così la violazione per esercizio abusivo dell’attività di centro estetico per carenza dei requisiti professionali del direttore tecnico e dell’abilitazione professionale all’esercizio dell’attività di estetista. Una violazione che è punita con la sanzione amministrativa di 1.204 euro. Infine è stato disposto il sequestro amministrativo dei locali per impedire la prosecuzione dell’attività. Si tratta del secondo centro estetico chiuso dalla polizia, dopo quello alle porte di Jesolo Paese. I centri estetici gestiti da orientali sono sorti un po' ovunque come funghi. (g.ca.)
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