Sicurezza sul litorale, arrivano 150 agenti in più
JESOLO. Turisti e stagione balneare alle porte, la Prefettura e il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica hanno affrontato, ieri, la questione rinforzi sul litorale e a Venezia in vista dell’estate. Ascoltati dal prefetto, Domenico Cuttaia, i sindaci della zona che hanno fatto presente le loro richieste.
Assicurazioni da parte del prefetto che ha ribadito, agli amministratori locali, come nei prossimi giorni il ministero dell’Interno destinerà gli uomini di rinforzo per polizia, carabinieri e Guardia di finanza, destinate alle varie località turistiche.
L'assegnazione dei rinforzi consentirà di dare ulteriore attuazione al piano straordinario di vigilanza estiva predisposto dalla Prefettura e concordato in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ed esistente da alcuni anni. Piano che riguarda, oltre al capoluogo, anche il litorale di Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Chioggia. Il piano, già operativo, prevede un nuovo, articolato dispositivo di controllo con una specifica ripartizione delle zone del territorio, oggetto di una vigilanza dedicata ed è finalizzato a contrastare più efficacemente i fenomeni criminosi ed i comportamenti illeciti che divengono più frequenti nella stagione estiva.
Il numero di uomini che verranno spalmati nei tre mesi estivi, gli ultimi se ne vanno finita la mostra del Cinema, è circa lo stesso degli ultimi anni. Come del resto accade per la gestione ordinaria delle forze dell'ordine, anche i rinforzi dei servizi estivi subiscono dei tagli. Negli anni in cui la crisi non colpiva in maniera così forte il ministero, a Venezia e provincia arrivavano anche 220 uomini.
Ma già da anni il numero si è ridotto drasticamente e si aggira ora sui 140-150. Sono aumentati contemporaneamente gli impegni delle polizie locali con le quali le altre forze dell'ordine collaborano con servizi svolti in sinergia. Questi soprattutto nel contrasto dell'abusivismo sulle spiagge e in centro storico a Venezia. Impegnata, da qualche anno, anche la polizia provinciale, mentre è andato crescendo anche l'utilizzo, sulle spiagge, di servizi privati di vigilanza impiegati assieme a steward.
È inevitabile che gli operatori del turismo chiedano sempre un forte impegno da parte del ministero dell'Interno. Infatti, quando vendono l'immagine delle località dove operano, un punto importante su cui battono è proprio quello della sicurezza quando si recano nelle fiere del nord Europa. In passato, più di una volta, soprattutto in Germania e Austria, vennero fatte campagne giornalistiche che mettevano in discussione il grado di sicurezza nelle nostre località balneari. Ne nacquero polemiche che coinvolsero politici locali.
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