Sicurezza sul lavoro e diritti «Primo maggio con molte ombre»
MIRA. Primo Maggio in arrivo fra luci e ombre in Riviera del Brenta e nel Miranese. Nell’ultimo anno sono stati tanti i fatti che hanno preoccupato. Hanno chiuso per fallimento aziende come la Ecodreaming di Fossò, la Plasticone Srl di Gambarare e sono in crisi grossi gruppi come la Safilo a Santa Maria di Sala. Qui negli ultimi mesi, hanno perso il posto di lavoro oltre un centinaio di precari e per 612 dipendenti sono scattate giornate di blocco produttivo. Nel mese di maggio, dovrebbero aggiungersi alle date concordate degli stop produttivi, anche i sabati del 5, 12, 19 e 26.
Le cose sono andate meglio alla Polimira, controllata dalla 21 investimenti di Alessandro Benetton. Chiarimenti sullo sviluppo del comparto arrivano per il settore calzaturiero e per la Reckitt Benckiser.
Tante le lotte dei Cobas in realtà come il comparto logistico. Scioperi a raffica si sono tenuti nei mesi scorsi ad esempio alla Winlog di Cazzago.
«Il tema principale di quest’anno per Riviera e Miranese», spiega Massimo Meneghetti segretario Femca Cisl, «è la sicurezza sui luoghi di lavoro. Resta sempre sullo sfondo la necessità di rilanciare l’area. Per questo proponiamo un patto d’area sinergico ai sindaci e alle istituzioni chiedendo più controlli e la possibilità di dare alle imprese più strumenti per operare con successo sui mercati, come ad esempio la copertura a banda larga molto richiesta dal settore calzaturiero che sull’e– commerce punta il proprio futuro. Vanno affrontati i nodi delle infrastrutture».
Per Michele Valentini, referente Fiom Cgil in Riviera e Miranese: «Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è quello a cui dedicheremo questo primo maggio. Fra i temi più importanti però sui quali il sindacato deve fare forti riflessioni, sono quello della precarietà, dell’arretramento dei diritti dei lavoratori. La scommessa è andare nei luoghi in cui i lavoratori non sono rappresentati e intercettare i loro bisogni».
Fiom Cgil e Femca Cisl stanno promuovendo azioni legali contri i titolari falliti della Ecodreaming di Fossò e la Plasticone srl di Gambarare: «Alla Ecodreaming», dice Giuseppe Minto della Fiom Cgil, «c’è stato un atteggiamento irresponsabile della proprietà che ha portato 25 operai a perdere il posto di lavoro e gli ammortizzatori. Indaghi la Procura».
Alla Plasticone srl, dopo il fallimento, le lettere di licenziamento sono state consegnate dopo oltre un mese, e i lavoratori avanzano diversi mesi non pagati: «Stiamo verificando», dice la Cisl, «se i contributi Inps sono stati versati negli anni scorsi».
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