Sicurezza sui bus e aggressioni tornano i carabinieri in congedo
MESTRE. Ieri l’ultimo episodio di violenza: per scappare ad un controllo dei verificatori di biglietti un giovane ha travolto una signora appena scesa dal pullman in via Miranese. Uno dei tanti episodi di violenza che si sono registrati nei mezzi e spesso ai danni dei dipendenti Actv. Per contrastare questo fenomeno, l’azienda di trasporto pubblico ha siglato un accordo con l’associazione carabinieri in congedo. Un’auto con alcuni componenti l’associazione, segue i bus dell’azienda e nel caso di persone moleste o che disturbano, intervengono.
L’ultimo episodio ieri alle 10.50 in via Miranese a Chirignago. Un uomo, molto probabilmente straniero, ha visto salire i verificatori dei titoli i viaggio. Con uno scatto felino l’uomo si è alzato e ha raggiunto la porta d’uscita che si stava chiudendo. Saltando in strada l’uomo ha colpito con un gomito alla testa una signora appena scesa. Lui è scappato e lei è caduta a terra. Soccorsa non ha voluto andare in ospedale.
«Abbiamo rinnovato l’accordo con l’Associazione carabinieri in Congedo per garantire un maggiore controllo sui nostri mezzi - spiega Luca Scalabrin, Presidente di Actv -. È un modello di accordo preso a modello anche in altre realtà della nostra regione. Da quest’anno poi i carabinieri in concedo che prestano servizio non saranno solo in ausilio ai verificatori. Il loro impegno sarà, soprattutto, a sostegno dei passeggeri e del personale. Abbiamo trovato un accordo per poter usare come appoggio la caserma dei vigili del fuoco di Mestre. Lì ci sarà l’auto con i due carabinieri in servizio nei turni stabiliti. Seguiranno i bus, si faranno vedere alle fermate più a rischio, soprattutto di notte, e saliranno a bordo dei mezzi per tranquillizzare, con la loro presenza, i passeggeri e i nostri dipendenti - continua Scalabrin -. La loro presenza è importante. Infatti non sempre possiamo contare sulle forze dell’ordine impegnate in interventi più gravi di quelli che segnaliamo noi. Si tratta di interventi che creano allarme e disturbano gli utenti e il nostro personale, anche se da un punto di vista penale non hanno rilevanza. Penso ad esempio ad un gruppo di studenti che lo scorso anno creava non pochi problemi agli altri viaggiatori. Oppure al lancio di pomodori quando i bus passavano nei pressi del Parco della Bissuola, non lontano da dove esistono gli orti sociali. Entrambi i fenomeni sono stati stroncati grazie all’intervento degli appartenenti all’Associazione», conclude Scalabrin.
Quattro giorni fa, dopo le minacce a due dipendenti Actv, era stato il sindacato Ugl a chiedere maggiori controlli sui bus.
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