Sicurezza, la città non si arrende

San Donà. Martedì arriva il prefetto. Dati positivi su controllo di vicinato, accattonaggio, videocamere

Sicurezza ancora in primo piano a San Donà, martedì la visita del prefetto Cuttaia al centro culturale alle 19 per parlare tra l’altro del controllo di vicinato e stilare un bilancio sui dati del territorio. Che continuano a dipingere San Donà come una zona che non è a rischio criminalità. Il sindaco, Andrea Cereser, e il vicesindaco, Luigi Trevisiol, che ha le deleghe della Sicurezza, hanno voluto fare il punto su una serie di obiettivi da raggiungere per il controllo della città.

Controllo di vicinato, lotta all’accattonaggio, videocamere, sono stati alcuni tra i punti affrontati. Sono gli argomenti più dibattuti in una città che da poco ha dovuto fare i conti anche con crimini efferati, oltre alle periodiche catene di furti soprattutto negli appartamenti.

Incontro con il prefetto. La visita del prefetto Cuttaia martedì sarà l’occasione per parlare del controllo di vicinato che ha raggiunto i 2.200 iscritti in città, sventato una cinquantina di furti e ottenuto risultati brillanti soprattutto nelle frazioni che hanno risposto in massa. Il prefetto illustrerà nuovi dati in merito per un bilancio interessante in una delle aree in cui maggiormente ha funzionato la collaborazione dei cittadino con le forze di polizia.

Accattonaggio molesto. È uno dei temi caldi del dibattito dopo continue segnalazioni dei cittadini, soprattutto negli ultimi tempi. «Noi possiamo solo iniziare una campagna di sensibilizzazione sul problema», dice Trevisiol, «invitando i cittadini a non dare soldi a chi li chiede nei parcheggi, le piazze, le strade, chiamando le forze di polizia se ci sono ritorsioni, reazioni violente, atti vandalici. La città dirà no a questo malcostume e tutti assieme riusciremo a debellare il fenomeno senza cattiveria né violenza». Ovviamente la campagna è rivolta all’accattonaggio molesto, quello che infastidisce e prende di mira anziani e donne.

Videocamere. Potenziate le 38 videocamere di sorveglianza in città con dei fondi all’interno dell’azienda digitale. Sono praticamente pronte e funzionanti nella maggior parte delle zone centrali di San Donà. E potranno essere aumentate con altri fondi. Saranno principalmente ai varchi di accesso della città per segnalare auto rubate o irregolari. Ma soprattutto, con una convenzione con il Comune di Venezia che sarà firmata lunedì, consentiranno di essere controllate 24 ore su 24 attraverso il personale del capoluogo lagunare. Un primo passo, ha ricordato il sindaco Cereser, verso una vera polizia metropolitana.

Giovanni Cagnassi

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