Sicurezza, ecco le telecamere

Già predisposti i luoghi dove saranno posizionati i sistemi di controllo dei vigili: le vie di accesso e i «punti sensibili». Sono 25 le postazioni scelte per controllare Mirano e Noale
MIRANO. Venticinque telecamere vigileranno sulla sicurezza di Mirano e Noale. Il progetto di telesorveglianza che interesserà dai prossimi mesi i due comuni, è stato presentato ieri in municipio a Mirano, presenti il sindaco di Noale Carlo Zalunardo, l'assessore al Patrimonio di Mirano Roberto Salviato ed il comandante dei vigili, Ivano Berti. Il progetto prevede, già approvato, l'installazione nelle vie d'accesso ai paesi e in alcuni punti cosiddetti sensibili, di telecamere di ultima generazione.


Alcune saranno ad obiettivo fisso, altre, chiamate «dome», potranno monitorare la zona a 360 gradi, di giorno come di notte e con risoluzioni ad altissima definizione. A Mirano sono 8 le postazioni individuate, per una totale di 11 telecamere: saranno videocontrollate piazza Martiri, piazza Errera, l'angolo tra viale Delle Rimembranze e via Castellantico, via Bastia Fuori, il parco di villa XXV aprile e quello di villa Belvedere, via Della Vittoria ed il nuovo cinema-teatro. A Noale invece, le telecamere saranno 14 ed i siti 7: piazza Calvi, piazza del Grano e piazza XX settembre, parco Beggio, via De Gasperi, piazza Mercato ed il sottopasso ferroviario. Le rispettive centrali operative, collegate tra loro, saranno individuate nei rispettivi comandi di polizia locale.


«Si tratta di un sistema aperto - afferma Achille Francesco Benedetti, security manager della Csu Srl, la società che si occupa di consulenza per la sicurezza urbana - ciò significa che potrà essere implementato in qualsiasi momento con nuovi siti senza intaccare il sistema centrale. Il vettore di trasmissione tra i siti e le centrali operative sarà di tipo wireless, cioè senza fili, mentre la gestione del sistema sarà a carico dei vigili, ma anche delle forze di polizia e carabinieri». Primo passaggio verso il varo del sistema sarà il 16 luglio, quando scadrà il bando per il progetto. Entro novembre poi i Comuni dovranno ottenere i finanziamenti regionali che costituiranno la maggior parte dei 170 mila euro richiesti, in modo da poter avere il servizio pienamente funzionante entro la prossima primavera. Nel frattempo i Comuni dovranno predisporre la cartellonistica di avviso e lo specifico regolamento di tutela della privacy, indispensabile in questi casi.

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