Sicurezza a Jesolo, votati Daspo e aree vietate

Il Comune si dota di un nuovo regolamento di polizia urbana concordato con il prefetto
DE POLO - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - LE MACCHINE DELLA POLIZIA LOCALE CONTROLLANO LA SPIAGGIA E IL TERRITORIO
DE POLO - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - LE MACCHINE DELLA POLIZIA LOCALE CONTROLLANO LA SPIAGGIA E IL TERRITORIO

JESOLO. Il regolamento di polizia urbana si rafforza, Jesolo vuole essere la città più sicura. E arriva la linea dura per i massaggiatori abusivi in spiaggia. In programma ci sono anche l’istituzione di aree off-limits per chi intende commettere illeciti e misure, come il “Daspo” urbano, per l’allontanamento di soggetti considerati pericolosi per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Sono le novità dell’integrazione al regolamento comunale di polizia urbana, approvato ieri sera dal Consiglio comunale. Si darà anche attuazione al decreto “Minniti”.

«Le misure renderanno più efficace l’azione della polizia locale nel contrasto a fenomeni di illegalità», ha detto il sindaco, Valerio Zoggia, «come lo spaccio di stupefacenti, il commercio abusivo e la contraffazione o prestazioni come massaggi terapeutici o estetici che spesso capita di vedere sotto gli ombrelloni della spiaggia».

L’assessore alla sicurezza, Otello Bergamo, ha dettato tutta la nuova linea. «Linea il più possibile dura per chi delinque, stiamo applicando nella maniera più estensiva possibile tutte le norme che ci aiutano nell’azione di disturbo alla criminalità», spiega, «l’applicazione del cosiddetto “Daspo” è un altro segnale forte che vogliamo trasmettere ai nostri cittadini e ai turisti che scelgono Jesolo per le loro vacanze, pur nella consapevolezza che non sarà risolutiva dei problemi visto le leggi nazionali.».

Le aree “Off-Limits” saranno dunque delle aree delicate della città, come ad esempio piazza Mazzini, o altre zone e piazze in cui chi delinque sarà oggetto di punizioni più gravi e potranno poi essere allontanati dalla città con un sistema analogo al Daspo che sarà applicato specificamente, in questo caso, per le aree urbane. Le misure approvate in Consiglio comunale si uniscono così a quelle concordate in prefettura a Venezia con i sindaci della costa veneziana per avere più aggregati di polizia, carabinieri e finanza, quindi più agenti di polizia locale da finanziare con i privati.
 

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