«Siamo sempre di più la gente si sta svegliando»

Il rispetto dell’ambiente e il clima al centro del dibattito dei manifestanti La solidarietà è arrivata da tutta Europa, sta crescendo un movimento unitario
Bagnati, ma soddisfatti di aver ritardato il passaggio dei giganti del mare. Sono i manifestanti che hanno partecipato alla giornata No Grandi Navi, resistendo ore e ore sotto la pioggia, a una temperatura da giornata autunnale. Una ventina di duri e puri non hanno rinunciato a manifestare in barca per ribadire che la laguna non è adatta a navi di grandi dimensioni.


In fila sulla riva delle Zattere con gli ombrelli aperti, famiglie di veneziani, studenti e movimenti provenienti dall’Italia e dall’Europa, come i No Tav e i tedeschi Ende Gelände, hanno sventolato la bandiera con il simbolo del movimento, sulle note musicali di gruppi dei 99 Posse e dei Modena City Ramblers, senza contare l’immancabile Coro delle Lamentele, amatissimo dai veneziani.


«Siamo solidali con la richiesta di spostare le navi fuori della laguna», hanno detto le veneziane Claudia Ferrari e Roberta Bartoloni, «siamo venute a ogni manifestazione e ci sembra assurdo che si continui a parlare di scavare la laguna. Per fortuna le persone si stanno svegliando come dimostrano le iniziative di molte associazioni e il fatto che sempre più persone abbiano voglia di partecipare».


La pioggia ha posticipato l’inizio della manifestazione di mezz’ora, ma il brutto tempo ha limitato la presenza di molte persone. La festa comunque è riuscita, nonostante sia piovuto quasi sempre. Gli stand hanno riparato dal freddo molti presenti che hanno colto l’occasione di comprare qualche gadget e parlare con i portavoce dei movimenti, come il Collettivo Resistenze Ambientali per la campagna #NoPfas e altri. Appesi ai lampioni o ai palazzi sventolavano anche bandiere e materiale informativo proveniente dagli altri movimenti europei: dalla Spagna l’Assemblea de Barris per un Turisme Sostenibile; dalla Germania, oltre al citato Ende Gelände contro la miniera a cielo aperto, i No Stuttgart e i Geheimagentur, tutte accomunate dalla richiesta di una giustizia climatica.


Grande successo per lo stand dei pirati, con attività dedicate ai bambini, e quello per cibo e bevande con salami di cioccolato à gogo che hanno reso il freddo più sopportabile. A metà pomeriggio, quando si è saputo che non sarebbero partite le crociere, il movimento No Grandi Navi ha esultato per aver raggiunto l’obiettivo ed è partito il coro «Fuori le navi dalla laguna». Alla manifestazione c’erano anche diversi studenti del Coordinamento Studenti Medi: «Siamo qui perché abbiamo 18 anni e tutto quello che riguarda la giustizia climatica riguarda anche il nostro futuro» hanno detto le studentesse del Liceo Artistico di Venezia Angelica Strozzi e Sabrina Furlan, «per le navi vorremmo che andassero fuori dalla laguna per un futuro con un’aria che sia la più pulita possibile». Verso le 19.30 i fumogeni di una barca di attivisti arrivato in Marittima hanno illuminato il buio, per poi tornare e concludere la serata con i 99 Posse.


Vera Mantengoli


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