«Siamo pronti a salvaguardare Venezia»

Galletti ribadisce l’impegno del governo su bonifiche, rotta alternativa delle grandi navi, futura gestione del Mose

«Abbiamo parlato a lungo con il sindaco. Mi è parso molto determinato e competente. Mi sono impegnato a dare presto risposte ai problemi che mi ha posto». Piazzetta San Marco, ore 16. Il ministro per l’Ambiente Gianluca Galletti vaga in un’area marciana transennata e deserta alla ricerca dei suoi compagni di governo. Lui è l’unico già presente in città, mentre le delegazioni dei ministri devono ancora arrivare al Molo. Racconta del lungo incontro avuto con il sindaco in municipio sulle questioni ambientali. Marghera in primo luogo.

Brugnaro gli ha mostrato la situazione dell’ex area industriale, chiedendo provvedimenti urgenti per ripartire. Cosa serve a Marghera per decollare? Finanziamenti per completare la bonifica, regole meno rigide per l’insediamento di nuove atrtività produttive. «La bonifica è arrivata a un buon punto di avanzamento», dice il ministro, siamo quasi al 90 per cento. Troveremo i finanziamenti per completare i marginamenti e per andare avanti. Siamo a buon punto».

Da Marghera alle grandi navi. Brugnaro ha rilanciato la sua idea del canale Tresse Nuovo, alternativa al passaggio delle grandi navi da crociera davanti a San Marco che ancora non è stata esaminata dalla Commissione Via per la Valutazione dell’Impatto ambientale. «Il ministro ha dimostrato particolare interesse per questa proposta», ha commentato alla fine Brugnaro». Nel definire «Venezia patrimonio dell'umanità», il ministro dell'Ambiente ha assicurato «l'impegno del governo per la salvaguardia della città da ogni punto di vista» e affermato che «terrà in grande considerazione l'incontro avuto con il sindaco di cui parlerà anche con il ministro Delrio». Difficile che il ministro possa scavalcare procedure di legge già in corso come la Via. Anche perché, ricordano gli oppositori al nuovo canale delle Tresse, quel progetto non è ancora stato iscritto alla Via, a differenza dell’altra alternativa, quella del terminal passeggeri al Lido, in bocca di porto davanti all’isola artificiale del Mose presentato da Cesare De Piccoli e dal gruppo Duferco.

Nel lungo colloquio con il ministro, Brugnaro ha anche rimesso sul tavolo la gestione delle competenze ambientali sulla laguna. «Il ruolo del Magistrato alle Acque deve passare alla Città metropolitana», ha ribadito, «dovrà essere la città a decidere sulla gestione futura del Mose». A Galletti infine il sindaco ha ricordato l’importanza della «mobilità sostenibile», con investimenti per motori elettrici, bus a metano, piste ciclabili. Al ministro e a Renzi ha infine consegnato la lettera dei sindacati sulla situazione della Syndial, emblema della crisi del polo chimico di Porto Marghera. (a.v.)

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