«Siamo prigionieri in casa nostra»

Spinea. Proteste in via della Costituzione: cantieri a rilento, caos anche di notte
MORSEGO SPINEA: INCIDENTE CAMION FINISCE IN FOSSO IN VIA DELLA COSTITUZIONE IL TRAFFICO INTENSO DOVUTO ALL'INCIDENTE 21/05/2008 © LIGHTIMAGE
MORSEGO SPINEA: INCIDENTE CAMION FINISCE IN FOSSO IN VIA DELLA COSTITUZIONE IL TRAFFICO INTENSO DOVUTO ALL'INCIDENTE 21/05/2008 © LIGHTIMAGE

SPINEA. Segnaletica carente, sicurezza assente e notti insonni. I lavori di allargamento di via della Costituzione provocano la protesta feroce dei residenti, esasperati da traffico, viabilità provvisoria e caos a tutte le ore del giorno e della notte. Lunedì a tarda ora, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: alle 23.30, quando ormai tutti o quasi i residenti erano a letto, in strada si è verificato un vero e proprio ingorgo, con traffico in tilt e clacson come in pieno orario di punta. Pochi i mezzi, ma a gettare tutti nel panico è stato il semaforo provvisorio andato in blackout, lasciando un senso unico alternato senza precedenze. Al caos di lunedì notte si replica in realtà tutti i giorni, nel tratto di provinciale che collega la Fossa al nuovo sottopasso di Maerne. «Siamo prigionieri in casa nostra», protestano i residenti, «hanno delimitato la strada con la classica rete da cantiere, senza lasciare lo spazio per le biciclette e i pedoni, i passaggi pedonali sono interrotti e i lavori procedono a rilento e tra mille disagi». «Mi balla il letto a tutte le ore a causa degli scavi», protesta un altro abitante, «non riusciamo nemmeno a parlarci in casa». Proteste si levano anche dalle vicine vie Barzizza e Zigaraga. I residenti ora pensano a una raccolta firme per chiedere maggiori tutele dai cantieri, ma la preoccupazione sale soprattutto in vista del rientro dalle ferie e della riapertura delle scuole. Come previsto infatti i lavori non saranno conclusi per settembre, nemmeno nella parte più “pesante”, che richiede deviazioni e sensi unici alternati e la paura è di trovarsi alla prima giornata di traffico intenso con un ingorgo colossale. «L’impressione», conclude amareggiato un cittadino del posto, «è che si siano spesi tutti i soldi per il Passante e per le opere complementari come questa restino solo le briciole, con lavori fatti male e tempi di realizzazione infiniti».

Filippo De Gaspari

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