«Si vuole sconfiggere l’ansia da prestazione Ma attenti ai rischi»
La psicologa
Laura De Faveri, psicologa di San Donà, ha analizzato il mondo della prostituzione e soprattutto dei “clienti 2.0”, quelli che contattano le belle di notte (e di giorno) in rete.
In che modo gli uomini scelgono le prostitute, chi sono e perchè lo fanno? Le domande non cambiano nei decenni e con le nuove tecnologie digitali. «La prostituzione è scelta da uomini di qualsiasi età» spiega «Reddito, posizione sociale e culturale, liberi da legami affettivi, fidanzati e sposati, ognuno con motivazioni diverse. Avere rapporti sessuali con prostitute toglie l’ansia da prestazione, del dover essere in un certo modo. Lì, il cliente può sentirsi libero di essere quello che è senza aspettative, né richieste ulteriori al prezzo concordato. Il prezzo è chiaro. Quindi permette di togliersi la maschera sociale, poter anche fare brutte figure».
«Un altro elemento» sottolinea «è la riservatezza, cioè la garanzia, eccetto casi di tradimenti e ricatti, che la prostituta non potrà mai mettere in crisi il suo rapporto di coppia raccontando alla moglie l’infedeltà. La donna pagata non chiederà nemmeno telefonate, messaggi, week end insieme che potrebbero compromettere il rapporto di coppia. Sembra più semplice tradire con una prostituta. A volte la prostituzione diventa uno spazio in cui uomini violenti e aggressivi possono manifestare i loro impulsi sessuali abusando dei corpi, come se si sentissero autorizzati perché pagano. Si va dall’umiliazione, all’abuso, alla violenza, a volte per compensare sensi di frustrazione e impotenza, per manifestare il proprio potere in modo compensatorio. Altre volte per disturbi psichici».
Uomini che tradiscono le mogli o compagne perché il loro rapporto è in crisi, consumano sempre meno rapporti sessuali, sono sovraffaticati. «Ma ci sono uomini soli, che pagano le prostitute senza fare sesso» conclude la psicologa «Pagano per rilassarsi, ricevere attenzione e un minimo di calore. Considerando la sua illegalità, ricordiamo che nulla attrae più di quello che è proibito e che per molti uomini si traduce in un desiderio di sperimentazione. Il fenomeno esiste dalla notte dei tempi. Eccetto casi di abusi e violenze, inaccettabili, la sessualità seppur divisa dal rapporto affettivo, quando è consenziente non nuoce a nessuno. Possono essere mortali invece le malattie che porta con sé quando mancano le dovute precauzioni. E questo è uno dei temi caldi di cui dovrebbero occuparsi anche le istituzioni». —
Giovanni Cagnassi
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