Si tuffano dal ponte di Calatrava Multati sei giovani turisti belgi

I ventenni ripresi all’alba dalle telecamere di sicurezza subito fermati dai vigili urbani e dalla polizia Sanzionati con un verbale da 50 euro ora rischiano anche il Daspo urbano e la denuncia penale 
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, via Ca' Marcello/ Posa della prima pietra dell'ostello - nella foto: Brugnaro
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, via Ca' Marcello/ Posa della prima pietra dell'ostello - nella foto: Brugnaro
Ci vuole davvero “un fisico bestiale” per non comprendere, nonostante l’adrenalina, e sicuramente qualche cocktail di troppo, che tuffarsi nel canal Grande è una azione non da coraggiosi, bensì da pazzi. Ma è successo anche domenica mattina nel centro storico con un tuffo collettivo dal ponte di Calatrava. Altezza, poco più di nove metri. Ore 6, ponte della Costituzione: un gruppo di ragazzi, sei turisti belgi in vacanza in città, decidono di rinfrescarsi con un tuffo di prima mattina mentre Venezia ancora sonnecchia. Salgono, non senza fatica, sulla sponda del ponte della Costituzione. A fianco, sulla sinistra, hanno l’imbarcadero dei vaporetti di piazzale Roma. Uno alla volta si lanciano dall’alto in quattro. Il più corpulento, dopo aver faticato ad arrampicarsi sulla sponda vetrata, alla fine cade di schiena in Canal Grande. La scena viene ripresa dai telefonini dei passanti e la bravata finisce poco dopo, con varie inquadrature a documentarla, sui siti di informazione della città.


E Venezia torna a scandalizzarsi, ad urlare “Vergogna”, a dare dei pazzi ai turisti che prendono il Canal Grande per una grande piscina. Giovani turisti incapaci di comprendere il pericolo che hanno corso lanciandosi da una altezza di nove metri a due passi dal via vai di vaporetti e barche. E in acque notoriamente non limpide. Solo la fortuna, anche stavolta, ha evitato il peggio, dicono tutti scandalizzandosi.


Ma stavolta la bravata ha avuto conseguenze: perché i turisti, ripresi anche dalle telecamere di videosorveglianza, hanno ricevuto la visita dei poliziotti delle volanti corsi al ponte della Costituzione per identificarli mentre si stavano rivestendo. Il fascicolo è passato alla pattuglia della polizia municipale, intervenuta in contemporanea. E sono fioccate le multe. Valore, 50 euro, per ciascuno dei sei turisti belgi identificati dai vigili urbani, conferma il comandante Marco Agostini.


I ragazzi hanno tra i 21 e i 23 anni, tutti originari della stessa cittadina fiamminga. Ora rischiano, dice Agostini, anche una denuncia penale per intralcio alla navigazione. Non sono i primi ad essere stati multati per i tuffi a Venezia. Sanzioni sono già fioccate per i tuffi a Rialto o a San Zaccaria, precisa Agostini. Per loro la sanzione di 50 euro che appare a tutti modesta. Ma giovedì la giunta comunale approverà, nell’ambito del progetto di governo del turismo, una delibera che inasprisce le sanzioni per le violazioni al regolamento di polizia locale che norma il rispetto del decoro e i comportamenti vietati. E per i tuffi la sanzione, dice il comandante, «è destinata a salire a 400 euro».


Ieri mattina l’intervento è stato congiunto tra i poliziotti e i tre agenti della Municipale impiegati nel progetto speciale che potenzia il presidio di domenica e di notte ( turno dalle mezzanotte alle 7.30 del mattino) e questo ha permesso di identificare i turisti aprendo la strada alla multa, ad una possibile denuncia per intralcio alla navigazione. Ma nei loro confronti, precisa una nota del Comune, potrebbe scattare anche il “daspo urbano” previsto dal decreto Minniti. Tutti soddisfatti, alla fine. Il sindaco Brugnaro twitta: «Li abbiamo presi!». Anche il consigliere comunale Ottavio Serena (Gruppo misto) che ieri mattina aveva ricevuto il video dei tuffi dei belgi, indignandosi per atti in «sfregio alla città», ora si dice «soddisfatto dell’esito dell’azione di individuazione dei responsabili».


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