Si tuffa dal pontile in sella alla bicicletta
Jesolo. Continuano le bravate vicino alla riva. Già quattro casi: un giovane rimarrà in sedia a rotelle
JESOLO. In bici sul pontile di Jesolo. Lo scatto che sta impressionando la città è di Claudio Vianello che ha trovato un turista scriteriato affrontare una pedalata senza freni lungo un pontile del Lido, nei pressi di piazza Manzoni, veloce fino al tuffo in poco più di un metro d’acqua. Lui si è salvato con una bella risata e foto ricordo, ma altri sono stati meno fortunati di lui e rischiando anche meno. A nulla sono serviti gli appelli dell’amministrazione comunale, dell’Usl 4 e dei medici del Pronto soccorso.
Dopo i quattro casi di tuffi dai pontili, uno dei quali sicuramente resterà in sedia a rotelle, le bravate non si fermano e anzi aumentano di rischio.
La soglia si alza sempre, magari per una foto ricordo con il cellulare. La vita virtuale è più importante, magari da inviare sui social. Le eventuali conseguenze però non restano sullo schermo, ma nella vita reale.
«Quello che più mi ha stupito», ha spiegato Vianello, «per non dire altro, è che quando ho detto a quell’uomo cosa stava rischiando mi ha invitato caldamente a fare gli affari miei».
Il direttore generale dell’Usl 4, Carlo Bramezza, ha sollecitato una campagna di sensibilizzazione sui rischi di un tuffo dal pontile o dalla battigia. L’amministrazione comunale di Jesolo ha ricordato che all’inizio e alla fine dei pontili sono presenti dei cartelli segnaletici che forniscono un’informazione puntuale sul divieto di tuffarsi in quanto pericoloso. Ora il Comune sta predisponendo un’ulteriore posa di cartelli per aumentare l’informazione verso i bagnanti e i fruitori dei pennelli a mare.
«Si ricorda inoltre che i pontili sono opere di protezione a mare», ha precisato in una nota il Comune, «utili per il mantenimento della battigia e della sabbia della spiaggia e non sono destinati ad essere utilizzati come percorso di accesso al mare. Con l’opera delle società comunali Jesolo Patrimonio srl e Jesolo Turismo SpA si effettua un attento e continuo servizio di manutenzione e sorveglianza dello stato dei pennelli a mare e della segnaletic posta per dare informazione sulla pericolosità derivante da comportamenti non adeguati».
«Verrà convocato a brevissimo un incontro con le società», ha precisato l’amministrazione comunale con una nota, «con i rappresentanti di Federconsorzi, con l’Usl 4 Veneto Orientale e, non per ultima, la Capitaneria di Porto, per trovare soluzioni maggiormente coinvolgenti verso i bagnanti per la sicurezza».
(g.ca.)
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