Si tuffa dal pontile e sbatte la testa diciottenne rischia la paralisi
JESOLO. Si tuffa dal pontile e sbatte contro il fondale basso, un 18enne si trova ricoverato in gravi condizioni con possibili lesioni alla spina dorsale. Il grave incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato sul litorale di Jesolo Lido, nella zona di piazza Nember.
Il giovane, E.K. le sue iniziali, classe 1997, di nazionalità bosniaca, sembra fosse a Jesolo per trascorrere qualche giorno di vacanza in compagnia. Sono molte in questo periodo le comitive di cittadini dell’Est e dei Balcani, soprattutto giovani e giovanissimi, ancora presenti a Jesolo. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, intorno alle 18.30 il 18enne ha deciso di andare a fare il bagno e si è tuffato dal pontile. Una leggerezza che purtroppo gli è costata cara. Tuffandosi, infatti, E.K. è andato a sbattere la testa contro il fondale basso, contraddistinto dalla sabbia compatta. Stando a quanto si è appreso, il giovane sarebbe riuscito a riemergere a galla da solo e a far ritorno a riva con le proprie gambe, pur comprensibilmente stordito e subito assistito dai presenti. Ma in un secondo momento E.K. avrebbe iniziato a lamentare dolori sempre più forti al collo. Si è così rivolto al Pronto soccorso dell’ospedale di Jesolo, dove i sanitari lo hanno immediatamente preso in cura e sottoposto ai necessari accertamenti.
Purtroppo i primi riscontri medici non sono stati molto incoraggianti. Gli esami clinici avrebbero, infatti, evidenziato il rischio della presenza di possibili lesioni alla spina dorsale. In seguito agli accertamenti, è stato disposto il trasferimento del 18enne bosniaco all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove è stato ricoverato nel reparto di neurochirurgia.
Le prossime ore saranno decisive per verificare l’esatto quadro clinico del 18enne e scongiurare ulteriori conseguenze. In presenza di lesioni alla spina dorsale, il rischio, nelle situazioni più gravi, può essere anche quello di rimanere paralizzati.
Un episodio simile era accaduto, sempre a Jesolo, appena un mese fa, allora nella zona di piazza Milano. In quel caso un trentenne trevigiano aveva riportato una doppia frattura cervicale, dopo essersi tuffato da un pontile in un punto in cui l’acqua è bassa. Ma purtroppo incidenti di questo tipo si verificano, in almeno un paio di casi, ogni estate, nonostante le massicce campagne di sensibilizzazione promosse in questi anni per informare i turisti del pericolo dei tuffi dal pontile. I cartelli di divieto sono presenti e la pericolosità dei tuffi è tristemente nota, ma nonostante questi evitabili incidenti continuano a capitare con puntualità.
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