Si tuffa dal pedalò sta male e muore davanti all’amica
JESOLO
Si è sentito male dopo un tuffo dal pedalò, sotto gli occhi della ragazza che era a bordo con lui. È morto poco dopo sulla spiaggia dello stabilimento Manzoni di Jesolo lido Daniel Petris, rumeno di 26 anni residente a Negrar in provincia di Verona. Erano circa le 14.30 quando lui e la ragazza hanno affittato un pedalò davanti allo stabilimento Marconi, poco distante dal luogo della tragedia. Sono arrivati a circa 150 metri dalla riva, vicino a un pontile, e lui si è immerso, tenendosi con le braccia ai bordi del natante perché non sapeva nuotare bene.
Cercava un po’ di refrigerio nella giornata calda e afosa, pur senza nuotare o allontanarsi dall’ancora sicura del pedalò, ma l’escursione termica improvvisa poco dopo il pranzo è stata fatale. Un uomo corpulento che aveva mangiato da poco, come ha dimostrato il successivo rigetto degli alimenti. La probabile congestione potrebbe essere dunque stata la causa del malore e della perdita dei sensi che lo ha costretto a mollare la presa e lasciarsi andare. Il rumeno è finito sott’acqua senza che la ragazza potesse fare qualcosa. Anche lei non sapeva nuotare e quindi ha cercato di girare il pedalò per raggiungerlo senza riuscirci e poi ha gridato aiuto disperatamente.
Gli assistenti ai bagnanti della società Jesolmare si sono gettati in acqua per raggiungerlo velocemente e trascinarlo a riva. Hanno iniziato a rianimarlo in attesa dei soccorsi con i sanitari del 118 che poi hanno continuato le pratiche rianimatorie con il defibrillatore messo a disposizione da un vicino chiosco. È stato decretato il decesso poco più tardi, dopo che i disperati tentativi di salvarlo si sono rivelati vani.
Sul posto la polizia locale per i primi accertamenti, poi tanti bagnanti che hanno visto impressionati il tentativo di salvataggio. Il proprietario dei natanti che aveva affittato il pedalò alla coppia ha assistito alla scena e, forse per l’emozione forte e l’apprensione, si è sentito male. G.A. di 71 anni di Cavallino Treporti è stato così immediatamente trasportato in ambulanza, nel frattempo arrivata dopo che già un primo mezzo era sul posto per il turista, all’ospedale dell’Angelo di Mestre in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. —
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