Si spoglia su una sponda e scompare nell’Adige

Cavarzere. I sommozzatori cercano un uomo partito a piedi da Bolzano e diretto a Venezia. Rinvenuti sulla riva vestiti, scarpe e uno zaino con 1400 euro
Di Diego Degan
Sommozzatori impegnati nelle ricerche dei corpi dei tre ragazzini scomparsi nelle acque dell'Adige in località Marice, a Cavarzere (VE), 12 agosto 2013. Il corpo di uno dei tre giovani e' stato recuperato nel fiume. ANSA/ANDREA MEROLA
Sommozzatori impegnati nelle ricerche dei corpi dei tre ragazzini scomparsi nelle acque dell'Adige in località Marice, a Cavarzere (VE), 12 agosto 2013. Il corpo di uno dei tre giovani e' stato recuperato nel fiume. ANSA/ANDREA MEROLA

CAVARZERE. Uno zaino, con sacco a pelo annesso, dei vestiti accuratamente piegati, scarpe e racchette da trekking. È tutto quello che rimane, per ora, di una persona che si teme possa essere annegata nell'Adige e che, per tutto il pomeriggio di ieri, è stata cercata allo spasimo da vigili del fuoco e carabinieri, con l'ausilio di unità cinofile, elicottero e sommozzatori. L'allarme è stato lanciato, verso le 13.30, da qualche passante che aveva visto, sulla sponda dell'Adige, a Rottanova, quegli oggetti abbandonati. Attorno nessuna traccia del proprietario. Poteva essere finito in acqua? I carabinieri, giunti sul posto, hanno controllato quei pochi effetti personali, nella speranza di trovare qualche indizio sull'identità del misterioso personaggio. Così sono saltati fuori un borsello con dentro 1400 euro, dei libri in lingua tedesca, degli appunti (forse di viaggio) e un biglietto da visita. La persona a cui corrispondeva il biglietto da visita è stata contatta e avrebbe riferito di aver incontrato un trekker qualche giorno fa. Quest'ultimo avrebbe riferito di essere partito da Bolzano, diretto a Venezia e avrebbe, a sua volta, scambiato il proprio biglietto da visita con l'altra persona. Dunque esisterebbe almeno un ragionevole sospetto su chi possa essere lo scomparso, ma i carabinieri sono al lavoro per le verifiche del caso. Del resto, l'equipaggiamento trovato sulle sponde del fiume fa pensare proprio ad un escursionista che viaggiava senza servirsi di strutture ricettive (alberghi, ostelli, bed & breakfast) ma confidando solo sulle sue forze e sull'equipaggiamento che si portava dietro. Un'ipotesi, allora, è che l'uomo abbia voluto fare un bagno nel fiume e che sia stato trascinato dalla corrente. Certo, di questa stagione le acque dell'Adige sono fredde e, forse, proprio la temperatura inclemente, ha “paralizzato” l'uomo impedendogli di riguadagnare la riva. La stranezza è che non sia stato trovato alcun documento: tenerli durante il bagno è assurdo, sarebbero dovuti essere a terra, dentro lo zaino. Invece niente. Inoltre la presenza del denaro fa pensare che l'uomo avesse messo in conto la possibilità di procurarsi, pagando, cibo e servizi in caso di emergenza. Quindi, perché non tenere documenti? Gli aspetti ancora da chiarire sono molti e qualche risposta potrà essere data, forse, da amici o congiunti dello scomparso che potrebbero essere contattati nelle prossime ore. Intanto, oggi le ricerche lungo e dentro l'Adige.

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