Si schianta in moto, trovato morto
Andrea Boso, 27 anni, è rimasto per 7 ore dentro al fossato che fiancheggia via Canal Calmo prima di essere ripescato
MORSEGO - DINO TOMMASELLA - JESOLO - INCIDENTE IN VIA CANAL CALMO - BOSO ANDREA E I RESTI DELLA MOTO
JESOLO. Ha perso il controllo della sua moto a gran velocità in via Canal Calmo ed è piombato nel fossato lungo la strada di campagna che si collega alla frazione Piave Nuovo di Jesolo. Dopo l’incidente stradale di domenica notte, Andrea Boso, 27 anni, residente in via Morosini a Eraclea, nella frazione di Ponte Crepaldo, è rimasto per ore dentro al fossato che fiancheggia la stradina, fino a quando il personale della nettezza urbana ieri mattina si è accorto della moto che spuntava leggermente dall’erba e ha chiamato la polizia locale.
Boso era già morto, sul colpo, da diverse ore. Era partito da Jesolo verso le 2.30 dopo aver lavorato la notte al Marina Club come cuoco, quindi salutato amici e colleghi che si erano intrattenuti con lui prima del rientro a casa, poco dopo. L’incidente su dovrebbe essere verificato verso le 3, ma il corpo è stato ritrovato intorno alle 10 di ieri mattina dopo che familiari e amici lo cercavano dalle 5 del mattino in tutto il territorio. Papà e mamma in auto avevano percorso anche via Canal Calmo, ma sulla stradina poco illuminata non hanno visto la moto nel fossato. Quando il personale di Alisea ha chiamato la polizia locale ieri mattina, è stato chiaro che il corpo era quello di Boso. La sua moto, una Ducati Monster, era completamente distrutta dentro al canale. Boso ha imboccato via Canal Calmo per raggiungere l’argine destro del Piave, una stradina di campagna che consente di velocizzare il percorso dal lido verso Eraclea.
La moto procedeva a velocità abbastanza sostenuta quando il motociclista ha perso probabilmente il controllo schiantandosi contro un grosso albero sul lato opposto a quello di marcia. Sbalzato dalla sella è piombato nel canale con la moto che si è distrutta. Ha riportato gravi traumi in varie parti del corpo ed è morto sul colpo. Nessuno si è accorto subito dell’incidente, che si è verificato in un punto abbastanza isolato e poco abitato.
In via Canal Calmo, a seguito della segnalazione del tragico incidente stradale, sono arrivati sul posto i genitori, quindi il fratello più giovane, la fidanzata e tutti gli amici. La strada è stata chiusa all’altezza della carpenteria dei fratelli Saramin durante i rilievi della polizia locale e il recupero della salma oltre che della moto a opera della carrozzeria Piave, intervenuta sul posto con gli agenti della municipale assieme ai vigili del fuoco di Jesolo Jesolo. I genitori nell’abitazione in via Morosini si sono accorti all’alba, verso le 4, che Andrea non aveva fatto rientro a casa e hanno lanciato l’allarme contattando gli amici e colleghi che si trovavano con lui, poi anche i carabinieri. Sono iniziate così le ricerche disperate in tutta Jesolo ed Eraclea, con il cuore in gola, fino alla segnalazione dell’incidente verso le 10. La moto Ducati Monster ritrovata e la strada in cui si era verificato l’incidente sono stati i primi indizi della tragedia. Gli agenti hanno identificato il corpo attraverso i documenti e non ci sono stati più dubbi. Sul posto si sono radunati tutti gli amici, gli stessi che dalle sei, assieme al fratello Alessandro e la fidanzata Alessandra, non si davano pace per la scomparsa di Andrea, che solitamente non tornava a casa tanto tardi.
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