Si schianta in moto e muore a 41 anni
ASIAGO. Il casco arancione che indossava Cristian De Lorenzi si trova appoggiato al margine della strada. Polizia locale e carabinieri lo stanno fotografando prima di imbustarlo. È stato probabilmente l’impatto della testa contro una pietra sul ciglio stradale la causa della morte del motociclista di 41 anni, residente a Santa Maria di Sala. L’uomo, sposato e padre di una bambina, ieri è finito fuori strada sul Costo perdendo il controllo della sua Ktm 990 in curva. Ogni tentativo di soccorso è stato inutile. E lì dove gli addetti alla sicurezza stradale stanno ripulendo l’asfalto da sangue e olio, legato al palo di un segnale stradale, un mazzo di fiori artificiali, grigi di smog, ricorda la lista troppo lunga delle vittime del Costo. Un elenco che continua a crescere.
La curva. De Lorenzi ieri mattina intorno alle 10.15 stava risalendo la Sp 349 in compagnia di un amico che procedeva su un’altra moto davanti a lui. Poco dopo il secondo tornante, il dramma. «Ho guardato nello specchietto e non l’ho più visto - racconta Marco, 28 anni, di Treviso, sotto choc mentre il corpo del compagno di gita si trova ancora sull’asfalto, sotto un telo bianco -. Non so quante volte in tutti gli anni che vado in moto mi è capitata la stessa cosa, per poi tornare indietro e trovare chi era con me intento a raccogliere la moto per portarla a bordo strada». Stavolta però è andata diversamente. De Lorenzi era riverso sull’asfalto. Sanguinava copiosamente e non dava segni di vita. Subito è partita la chiamata al 118, ma la corsa disperata dell’ambulanza è stata inutile.
Il sasso. I rilievi dell’incidente sono stati svolti dai carabinieri della stazione di Piovene coordinati dal luogotenente Enrico De Rosso e con il supporto della polizia locale di Cogollo del Cengio. Secondo una prima ricostruzione, dopo aver perso il controllo della moto durante la curva a destra, l’uomo sarebbe finito contro la scarpata a bordo strada dove avrebbe sbattuto la testa contro un masso sporgente, per poi essere sbalzato in avanti di diversi metri. Nessun altro veicolo è stato coinvolto. De Lorenzi era un motociclista esperto e risultava in buona salute. La Procura di Vicenza sta verificando comunque l’ipotesi di un malore e disporrà accertamenti sulla sua Ktm, ora sotto sequestro, per appurare l’eventualità di cedimenti strutturali.
Il silenzio. Intanto tutta la provinciale del Costo è rimasta bloccata e avvolta da un silenzio innaturale. Delle centinaia di automobilisti rimasti incolonnati dopo la chiusura della strada, quelli che potevano hanno fatto dietro front. Gli altri hanno cercato un punto all’ombra dove attendere. Solo a mezzogiorno la strada è stata riaperta a senso unico alternato.
È stato allora che l’amico di De Lorenzi, che fino ad allora era rimasto seduto in silenzio, si è lasciato andare ad un pianto liberatorio. Accanto a lui alcuni motociclisti della zona che si sono offerti di portare la sua moto nel loro garage e riaccompagnarlo in auto fino a casa sua.
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