Si schianta e muore per evitare un gatto

Cesare Dughiero, 77 anni di Scorzè, telefona al figlio dopo esser finito in un fossato a Levada. Poco dopo il malore fatale
Di Giusy Andreoli

PIOMBINO DESE. Sbandata fatale ieri alle 16 per un uomo di 77 anni di Scorzè, Cesare Dughiero, che abitava in via don Sturzo 48. Mentre percorreva via Pignan in direzione Badoere, nell’affrontare una curva, ha perso il controllo della sua Fiat Punto e ha tagliato trasversalmente la strada finendo la corsa nel fossato di sinistra.

Secondo qualche testimonianza l’uomo non sarebbe morto nell’impatto ma sarebbe sceso dalla vettura per verificare il danno, tutto sommato modesto, chiamando poi il figlio per dirgli di essere uscito di strada per evitare un animale, forse un gatto, e chiedergli di andare ad aiutarlo. Ma quando il figlio è arrivato sul luogo dell’incidente, lo ha trovato morto all’interno dell’abitacolo. Nell’attesa Dughiero sarebbe stato colto da infarto e nulla ha potuto lo staff medico del Suem, giunto in via Pignan con un’ambulanza e l’elisoccorso: l’anziano era già spirato. Appare sconcertante la dinamica dell’incidente accaduto al confine tra le province di Padova e Treviso, nel quale ha perso la vita l’anziano.

Assieme ai soccorsi del Suem sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco di Treviso e successivamente i colleghi di Cittadella. I rilievi sono stati compiuti dalla polizia stradale di Padova.

Non ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di una fuoriuscita autonoma dell’automobilista, che non ha coinvolto altri mezzi. Per poter estrarre il corpo dall’abitacolo ed eseguire i rilievi in sicurezza, vista anche la tortuosità della strada, via Pignan è stata chiusa per circa tre ore. A bloccare il traffico e deviarlo sulle vie parallele hanno provveduto i carabinieri. La salma dell’anziano è stata deposta a bordo strada e coperta pietosamente in attesa del nullaosta alla rimozione, venendo poi trasportata all’obitorio dell’ospedale di Camposampiero. Choccati e attoniti i residenti di via Pignan di fronte all’ennesima tragedia, che si è consumata nella loro via. «Questa è un’arteria estremamente pericolosa perché piena di curve», dichiara una donna, «quella dov’è successo l’incidente fa paura. In otto anni abbiamo visto otto incidenti mortali, tre proprio in quel punto. Non si può andare avanti così. Non è questo il caso, ma qui le macchine di sera corrono forte e sorpassano. Più volte abbiamo protestato perché venissero prese misure di sicurezza».

Cesare Dughiero era rimasto vedovo da un paio di anni e si era trasferito in via Don Sturzo vicino a dove abitava il figlio. Da tutti era considerato una persona simpatica e socievole.

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