Si schianta contro due platani e muore

Antonio Stolfa, 65 anni, ha perso il controllo dell’auto in via Roma Sinistra. Era stato nel settore dell’abbigliamento
Colucci - Dino Tommasella - Jesolo - Incidente in vi roma sx
Colucci - Dino Tommasella - Jesolo - Incidente in vi roma sx
JESOLO. Ha perso il controllo della sua Nissan Qashqai in via Roma sinistra a Jesolo Paese e poi si è schiantato contro due platani prima di terminare la corsa impazzita. È morto sul colpo Antonio Stolfa, 65 anni di Jesolo. Ieri pomeriggio intorno alle 15.30 Stolfa era al volante della sua auto in direzione Eraclea. Probabilmente stava raggiungendo un capannone nella zona artigianale ancora di sua proprietà dopo che aveva smesso di lavorare nel commercio di abbigliamento. All’altezza del civico 17, davanti a Pellegrini Auto, ha iniziato a sbandare sulla destra centrando un primo platano. L’auto è poi carambolata contro un secondo albero lungo via Roma e infine si è fermata sulla corsia opposta. Il 65enne è rimasto intrappolato nell’abitacolo, ormai senza vita.


I primi automobilisti che si sono fermati hanno chiamato immediatamente i soccorsi. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Jesolo con la polizia locale per i rilievi, quindi i sanitari del 118. Per l’automobilista non c’è stato nulla da fare, se non decretarne il decesso dopo che i pompieri lo hanno estratto dalle lamiere. Non si esclude possa essere stato colto da un malore alla guida dell’auto. La strada era comunque bagnata e il fondo ancora viscido per l’abbondante pioggia caduta per tutto il pomeriggio. L’auto procedeva a velocità piuttosto sostenuta e toccare il freno poteva essere pericoloso ieri dopo tutta quella pioggia. La strada è stata chiusa un paio d’ore dopo l’incidente mortale, in attesa della rimozione del veicolo e durante i rilievi della polizia locale di Jesolo che ha mantenuto sotto controlli il traffico abbastanza intenso.


Antonio Stolfa era originario della provincia di Bari ed era giunto a Jesolo nei primi anni ’80 fissando qui la sua nuova dimora. Jesolo era diventata così la sua città d’adozione, anche per i buoni rapporti di amicizia che aveva consolidato nel tempo. Commerciava nel settore dell’abbigliamento e riforniva i primi ambulanti sulla spiaggia e anche i commercianti della città balneare che avevano in lui un punto di riferimento. Non era sposato e viveva in via Cellini a Jesolo.


Gli amici lo ricordano come un grande lavoratore, ma anche una persona che amava la vita, sempre con il sorriso e la voglia di stare assieme alla gente senza mai isolarsi. Un bel carattere che lo aveva aiutato a integrarsi nella città dove era rimasto una vita, nonostante tutti i parenti fossero ancora nel Sud Italia. Gli stessi che ieri sono stati avvertiti dalla polizia locale e hanno saputo della sua tragica morte preparando immediatamente il viaggio per raggiungere Jesolo.


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