Si saprà prima se il feto sta bene
CHIOGGIA. Risonanza magnetica per diagnosticare in anticipo importanti patologie del feto e programmare interventi chirurgici ad hoc. La Radiologia di Chioggia è diventata un centro di riferimento regionale per la diagnosi delle patologie fetali. Le mamme in gravidanza si sottopongono a periodici controlli clinici per accertare lo stato di salute del figlio tra cui l'ecografia morfologica entro la 22ª settimana che permette di vedere lo sviluppo di tutti gli organi. Questo esame può far intuire possibili patologie di cui soffra il feto che possono richiedere un riscontro diagnostico più preciso tramite la risonanza magnetica.
«Parliamo di un esame di secondo livello», spiega il primario di Radiologia, Alberto Tregnaghi, «con cui, qui a Chioggia siamo in grado di diagnosticare tutte le patologie fetali, tranne quelle neurologiche. Ho già utilizzato questo procedimento per seguire 200 casi».
Si tratta di patologie importanti, e fortunatamente rare, che possono diventare invalidanti per il bambino o addirittura fatali: tumori, in particolare ai reni; ernie che non permettono la formazione del diaframma; malattie che non consentono lo sviluppo corretto di polmoni e addome; malformazioni pelviche. Una diagnosi precisa che viene richiesta dal ginecologo o dal chirurgo pediatrico per poter acquisire le informazioni necessarie per programmare l'intervento più adatto insieme ai genitori. «Per legge in Italia non possiamo intervenire chirurgicamente sul bambino mentre si trova nel grembo materno», precisa il primario, «lo possiamo fare appena vi esce. E una diagnosi accurata, ottenuta con la risonanza, ci permette di sapere cosa fare. Si può decidere di abbreviare il periodo gestionale e programmare gli interventi successivi. Oggi grazie alla chirurgia e alle tecniche più avanzate, che permettono di ricostruire anche alcuni organi e tessuti, molte problematiche si possono affrontare con buoni risultati».
Per la diagnosi di patologie fetali, Chioggia sta diventando un riferimento a livello regionale. «Quando si parla di ospedale a misura di bambino», commenta il direttore generale dell’Asl 14, Giuseppe Dal Ben, «intendiamo divenire un centro qualificato, capace di fornire servizi di qualità e di alta specialità».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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