Si rovescia il barchino, muore pescatore

Ampelio Zuglian, 79 anni, era uscito a bordo di una patanella con l’amico Ilario Torresan che è riuscito a salvarsi
Di Carlomion
Borghesi agenzia foto film Casier deceduto caduta barha laguna ampelio zulian
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Ampelio Zuglian, aveva 79 anni, abitava a Casier in via Guizzetti. Era un grande appassionato di pesca. È morto ieri, intorno a mezzogiorno, in uno stupido incidente di pesca in uno spicchio di laguna tra Torcello e Portegrandi. Era insieme all’amico Ilario Torresan che di anni ne ha 67 e vive a Preganziol. Quest’ultimo si è salvato. Sul posto per i soccorsi sono intervenuti i vigili del fuoco anche con un elicottero, i sanitari del Suem e la polizia lagunare. In un primo momento era stato chiesto anche l’intervento della Capitaneria di Porto.

I due amici trevigiani erano usciti di mattina presto a bordo di una patanella con un piccolo motore. Partiti da Portegrandi e si sono diretti lungo un ghebo verso Torcello. Raggiunto un punto che conoscevano bene hanno fermato l’imbarcazione a ridosso della barena e iniziato a pescare con una piccola bilancia. Sono rimasto a pescare diverse ore.

Quando la marea ha iniziato a calare, verso mezzogiorno, hanno deciso di rientrare a casa. Mentre uno ha recuperato la bilancia l’altro si è messo al comando del motore e lo ha riacceso. Quando il piccolo Evinrude è ripartito la piccola barca ha avuto uno scarto improvviso e violento. Con la prua è finta sulla barena rovesciandosi. I due pescatori sono finiti in acqua. E purtroppo sotto allo scafo. Mentre Ilario Torresan è riuscito ad uscire subito e a raggiungere la barena, Ampelio Zuglian è rimasto sotto, Forse l’anziano ha perso i sensi in seguito ad un colpo alla testa. Non vedendo l’amico riemergere Torresan ha guardato sotto la patanella se c’era l’amico. Ma non lo ha trovato. A quel punto si è messo in cerca di aiuto. Ha raggiunto un’isoletta lì vicino dove un gruppo di amici stava facendo una festa. Grazie a loro sono stati avvisati i vigili del fuoco. Nel frattempo il corpo dell’amico veniva trascinato via dalla corrente. Lo stesso superstite lo ha visto galleggiare a breve distanza ma non è riuscito ad intervenire. In quel momento la marea aveva iniziato a calare quindi l’acqua era in uscita verso il mare.

Grazie alle indicazioni fornite dal pescatore rimasto illeso, i vigili del fuoco hanno raggiunto il luogo dell’incidente con un elicottero. A bordo del velivolo, Drago 71, oltre al pilota e al tecnico di volo c’erano due sommozzatori dei pompieri. Il primo è stato calato in corrispondenza dell’imbarcazione e dove si trovava Torresan. Il velivolo nel frattempo ha continuato a sorvolare la zona per cercare il corpo di Zuglian. A circa mezzo chilometro dal luogo dell’incidente è stato visto il corpo dell’uomo riverso a faccia in giù mentre la corrente lo portava verso la bocca di porto. A quel punto è stato calato in acqua il secondo sub che ha provveduto, grazie a un verricello a recuperare il corpo, oramai privo di vita, del pensionato. Soccorritore e cadavere sono stati trasportati in una zona dove un medico del Suem. arrivato in zona, ha accertato il ufficialmente la morte. Sul posto altri sommozzatori e un’imbarcazione dei vigili del fuoco hanno soccorso Torresan e recuperato l’imbarcazione rovesciata.

Della ricostruzione dell’accaduto ora se ne occupa la polizia lagunare del Magistrato alle Acque. Stando al racconto fatto dal sopravvissuto a riavviare il motore sarebbe stato Zuglian. Molto probabilmente il motore, quando i due sono arrivati sul posto, era stato spento con ancora la marcia innestata. Alla riaccensione, la barca sarebbe partita di scatto proprio per la marcia inserita. Per evitare questo genere di problemi i nuovi motori marini non si spengono se hanno la marcia innescata. Domani il magistrato di turno deciderà se far eseguire l’autopsia sul cadavere di Ampelio Zuglian.

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