Si rompe tubo dell’acqua allagamenti in via Luneo

SPINEA . Il nuovo anno a Spinea inizia con una serie di disagi dovuti ai lavori stradali che in più di una occasione comportano intere strade al buio o senza acqua, veri e propri allagamenti e cali continui di tensione e di corrente.

Nessuna grave conseguenza, per ora, alle abitazioni private o agli esercizi commerciali, e guasti sempre risolti nell’arco di alcune ore, ma i residenti cominciano a lamentarsi dell’eccessiva presenza in contemporanea di interventi in città, che potrebbero rendere difficile anche la circolazione. Ieri mattina ancora una volta una zona di Spinea si è trovata a vivere alcune ore di forte disagio. Poco prima delle 5, a causa di una rottura sulla condotta principale della rete idrica, l’area di via Luneo, tra via Marco Polo e la pizzeria ha subito una vera e propria inondazione, con l’acqua arrivata a coprire praticamente l’intero manto stradale. Le cause del guasto sono state individuate immediatamente dai tecnici, chiamati dai residenti, che hanno provveduto agli interventi di riparazione, ma questi, seppure eseguiti con urgenza, hanno portato a una interruzione della fornitura di acqua sull’intera zona, che è proseguita quasi fino alle 12 ed ha causato un amaro risveglio mattutino a gran parte degli abitanti.

Martedì un analogo incidente era già capitato in zona piazza Dante, coinvolgendo le vicine via Alfieri e via Verga. In questo caso, i problemi all’erogazione dell’acqua potabile erano stati causati da un danno a una conduttura dell’acqua, provocato da una ruspa di una ditta che stava effettuando lavori di scavo in via Verga. Poche ore e anche qui tutto era stato risolto, ma i residenti non sono certo contenti di questo ripetersi di piccoli e medi incidenti.

«Sono zone dove sono stati già effettuati lavori nel corso degli anni», dicono i residenti, «Attorno a via Luneo alcuni anni fa la strada era letteralmente sprofondata». Naturalmente, nessuna contestazione per i lavori e le riparazioni, svolte nel migliore dei modi e in velocità, «ma un senso generalizzato di poca coordinazione tra le varie ditte impegnate nei delicati interventi.

«Non si capisce perché», proseguono i residenti, «non si decida per una sistemazione definitiva invece di procedere a fare e disfare, con le conseguenze che tutti vediamo».