Si ribalta la piattaforma operai cadono da 10 metri

Incidente a Zelarino lungo la ferrovia dismessa durante i lavori di potatura  La causa sarebbe un cedimento del terreno: i feriti non sono in pericolo di vita
Cade una piattaforma per la potatura degli alberi, due operai feriti. È successo ieri mattina a Zelarino, lungo la linea ferroviaria dismessa “dei Bivi”. Sul posto per i soccorsi sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del Suem.


Sono circa le 10. 45, quando alla centrale dei vigili del fuoco arriva la chiamata del dipendente di una ditta trevigiana che si occupa di manutenzione del verde. Qualche minuto prima, due suoi colleghi erano rimasti coinvolti in un incidente sul lavoro a Zelarino, all’altezza di via Scaramuzza. I due operai, caduti con il cestello da una piattaforma aerea, erano finiti sui binari della linea dismessa. Si tratta di W.B., 43 anni, e di S.C., 53 anni, entrambi di Treviso. I due operai stavano effettuando la potatura di alcune piante a oltre dieci metri di altezza e a ridosso dei binari, quando per cause in corso di accertamento da parte dello Spisal, il camion si è rovesciato con conseguente caduta sui binari del braccio e della piattaforma aerea con i due operai. I due feriti sono stati stabilizzati sul posto dal personale del Suem 118 e portati in ospedale.


Dopo i primi accertamenti sono stati ricoverati in Osservazione breve intensiva (Obi), in attesa che i medici sciolgano la prognosi. I due hanno riportato vari traumi da caduta. Oggi i medici decideranno e non è escluso che uno dei due possa essere già dimesso nelle prossime ore. Comunque gli operai non sarebbero in pericolo di vita nonostante la caduta da un’altezza notevole. Stavano lavorando indossando il casco di protezione e questo ha salvato loro la vita.


La dinamica dell’incidente è ora al vaglio dei tecnici dello Spisal intervenuti per il sopralluogo. Devono verificare se tutte le procedure di sicurezza sono state rispettate. A quanto pare, dai primi accertamenti, la piattaforma sarebbe caduta per il cedimento del terreno dove erano state appoggiate le “zampe” che servono a stabilizzare il mezzo durante l’intervento.


Una nota sarà inviata alla magistratura entro oggi.


Carlo Mion


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