«Sì, possiamo ospitare 700 profughi»
VENEZIA. Le proteste di Cona, il trasferimento dei migranti dalla palestra della scuola di Portogruaro - atteso tra oggi e domani - in vista dell’avvio delle lezioni, soprattutto, la disponibilità degli alloggi per l’accoglienza dei migranti così come previsto dall’ultimo bando, foriero di polemiche dopo che alcune strutture hanno negato di aver detto sì all’accoglienza. «Abbiamo i posti a disposizione», dice ora la cooperativa Solaris, al centro della discussione, «anche se non tutti nei posti che avevamo indicato nel bando della prefettura».
Di tutto questo si discuterà oggi, lunedì 31 agosto, alle 10.30 a Ca’ Corner, sede della prefettura in centro storico, per la costituzione della cabina di regia che era stata proposta dal prefetto Domenico Cuttaia per coordinare con i sindaci gli interventi di accoglienza dei migranti, così da evitare incomprensioni, proprio come quelle che si sono verificate con la pubblicazione dei vincitori dell’ultimo bando per l’accoglienza: un bando per 3,8 milioni di euro per ospitare i migranti dal 15 settembre al 31 dicembre. Il giallo dei posti. Con il bando pubblicato a inizio luglio la prefettura era alla ricerca di mille posti: è riuscita a trovarne oltre ottocento.
Di questi la fetta maggiore è andata alla cooperativa Solaris di Carpi (Modena) che ne ha messi a disposizione 689 indicando però nell’offerta una serie di strutture i cui titolari hanno sempre negato di aver dato l’autorizzazione. Tra questi i più noti, e i più capienti, sono il campeggio Falconera di Caorle (250 posti) e l’hotel al Barco di San Stino (200 posti) per i quali la trattativa - secondo fonti della cooperativa - sarebbe stata a buon punto. Ipotesi sempre smentita dai titolari del campeggio - tra i cui soci c’è l’ex sindaco di Caorle Pilade Pellegrini - dal curatore fallimentare dell’albergo, Stefano Miccio, e dal sindaco di San Stino Matteo Cappelletto. Smentite erano arrivate, all’indomani della pubblicazione dei luoghi messi a disposizione dalla cooperativa, anche dalle altre strutture.
Tanto che in questi giorni in molti si chiedono dove verranno ospitati i nuovi migranti in arrivo se le strutture indicate dalle Solaris non sono mai esistite (secondo la versione dei titolari delle strutture) o hanno fatto un passo indietro (secondo la versione della cooperativa). Bisogna fidarsi delle due versioni, perché di scritto, tra le parti, non c’è una sola riga.
La Solaris è pronta. «Nel Veneziano noi siamo pronti ad assegnare i nostri alloggi», dice Stefano Fuso, uno dei coordinatori veneziani della cooperativa, «un centinaio in alloggi delle strutture che avevamo segnalato nel bando. I rimanenti seicento in altri strutture, oltre dieci, che abbiamo trovato dislocate in tutta la provincia. È vero che non sono i luoghi indicati nel bando, ma hanno gli stessi parametri». Q
uali siano queste strutture la cooperativa non lo vuol dire. Perché? «Per evitare che i responsabili delle strutture facciano un passo indietro», aggiunge Fuso, «come è accaduto quando è stato pubblicato il primo elenco, con il campeggio, l’albergo e via dicendo».
Dovrà essere la prefettura ora a decidere se il cambio di destinazione dei migranti infici o meno la partecipazione della cooperativa di Carpi al bando. Cona e Portogruaro. Il caso più caldo è quello di Cona, dove sabato sera duecento persone sono scese in strada per protestare contro l’eccessivo numero di migranti ospitati nel territorio. Ma da risolvere c’è anche il nodo di Portogruaro dove una cinquantina di migranti sono ospitati nella palestra della scuola Luzzatto. Tra oggi e domani, come ha garantito il prefetto, dovrebbero essere trasferiti.
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