Si nascondeva in cucina in manette un cinese
JESOLO. Si nascondeva nelle cucine, ma era ricercato per rapina nel Padovano. I carabinieri della stazione di Jesolo lo hanno rintracciato durante un servizio di perlustrazione finalizzato anche al controllo degli stranieri. Un servizio allargato su tutto il territorio legato al particolare periodo in cui l’attenzione è concentrata, anche nel Veneto Orientale, su possibili situazioni che potrebbero portare ad atti di terrorismo. Sono giunti così al ristorante cinese del lido per identificare il personale, tutto di nazionalità cinese, e hanno rintracciato Zhang Jianhua, nato nella Cina Popolare, 39 anni e senza fissa dimora in Italia.
L’uomo, che non aveva con sè alcun documento, ha fornito ai militari dell’Arma false generalità come pare avesse fatto con il titolare dell’esercizio. Non sono stati convinti delle dichiarazioni dello straniero e hanno provveduto a fotosegnalarlo e sottoporre i suo dati biometrici alla banca dati Afis sulla quale si basano per le loro ricerche. In questo modo hanno potuto accertare che il cinese aveva cercato di sottrarsi a un provvedimento di cattura che pendeva nei suoi confronti da parte della Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Venezia.
L’orientale, infatti, è stato condannato per due episodi delittuosi commessi nel 2012, in particolare una rapina commessa, in concorso, a Borgoricco e una tentata rapina commessa, sempre in concorso, a Solesino. Rapine ai danni di altri cittadini cinesi che erano stati legati con cavi elettrici e nastro adesivo per rubare telefonini, computer, soldi in contanti e altro. L’uomo, che deve scontare ancora un residuo di pena di otto mesi, è stato trasferito alla casa circondariale di Venezia, a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento. (g.ca.)
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