Si lancia dal balcone per scappare di casa
DOLO. «Adesso basta, me ne vado», deve aver pensato. E con la rabbia e l’incoscienza che si possono avere solo a 15 anni dopo un litigio con mamma e papà si è affacciata al balcone di casa con l’obiettivo di buttarsi e scappare di casa. È invece caduta malamente, finendo a terra sull’asfalto, proprio sotto la finestra di casa, ferita in condizioni che ai primi soccorritori, parevano molto gravi. Il timore e il sospetto, infatti, era che la quindicenne si fosse rotta il bacino.
Gli esami cui si è sottoposta all’ospedale Dell’Angelo di Mestre - dove è stata portata considerata la gravità - hanno rilevato invece una frattura vertebrale, ritenuta quindi compatibile con la ricostruzione dei fatti e con la versione fornita sia dai genitori che dalla ragazza. E’ tutto successo nell’arco di pochi secondi, ieri pomeriggio verso le 4. La ragazzina ha una discussione con i genitori, entrambi presenti in casa. Sono nella sala da pranzo quando si cominciano ad alzare i toni della discussione, di quelle che si trovano ad affrontare molti genitori che hanno figli adolescenti.
Quando la discussione sembra scemare la ragazzina decide di mettere in scena la protesta, senza poterne immaginare le conseguenze. Si affaccia al balcone dell’appartamento al primo piano della palazzina, in una zona semi-centrale di Dolo, e si lancia fuori, con l’obiettivo poi di allontanarsi. Il suo scatto dal balcone però finisce sull’asfalto, dopo un volo di meno di tre metri. Sono gli stessi genitori, terrorizzati dalla conseguenze che l’incidente può avere avuto, a chiamare i soccorsi.
Davanti alla palazzina arrivano i medici del Suem, dall’ospedale di Dolo, e la ragazza, dopo essere stata stabilizzata, viene trasferita all’ospedale di Mestre, dove viene riscontrata la frattura di una vertebra. Alla ragazzina ci vorrà del tempo per riprendersi, ma non è neppure la frattura del bacino ipotizzata in un primo momento.
Sul posto, informati dai medici, arrivano anche i carabinieri di Dolo, che raccolgono le prime testimonianze e ricostruiscono la vicenda, in attesa di parlare in modo più approfondito con i genitori, che ieri hanno seguito la figlia all’ospedale di Mestre.
Francesco Furlan
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