Si lamenta della prestazione. Picchiato e rapinato da due trans

Un uomo ha chiamato la polizia dopo essere stato malmenato dalle "ragazze" che in realtà erano due uomini. Che lo hanno preso a cazzotti e derubato del portafogli

MESTRE. “Tutto qui? Io sono un cliente abituale, merito di essere trattato con più rispetto!”. Si è arrabbiato e ha protestato il cliente di una casa chiusa di via Piave, rimasto deluso dalla prestazione fornita. Ma forse ha protestato un po' troppo, probabilmente tanto da non voler pagare il conto. Così, invece che con le scuse, è stato salutato con un paio di cazzotti, e poi anche derubato del portafogli.

E' stato lui stesso a raccontare quanto gli era accaduto, mercoledì sera verso le 19.30, in una telefonata alla polizia. Un equipaggio delle volanti si è precipitato sul posto, un appartamento di via Piave, senza però trovare traccia dell'uomo. I poliziotti hanno provato a richiamarlo più volte al telefono cellulare, senza però ottenere risposta dall'uomo, il quale forse ha capito che chiamare la polizia, in una circostanza del genere, forse poteva non essere la cosa migliore per mantenere l'anonimato. Tuttavia il suo racconto, stando agli elementi raccolti dai poliziotti, risulta credibile, perché dalle testimonianze raccolte in zona in quell'appartamento sembra esserci davvero chi esercita la professione, a quanto pare un paio di muscolosi transessuali. I poliziotti hanno provato più volte a suonare il campanello, ma non ha mai risposto nessuno. Ulteriori accertamenti sono in corso per ricostruire l'aggressione denunciata dall'uomo e quale sia l'effettivo utilizzo dell'appartamento.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia