Si ferma a soccorrere un automobilista Poi riparte e lo travolge per sbaglio

Trentacinquenne di Ponte Crepaldo era finito contro un platano. L’autista del mezzo pesante indagato per omicidio stradale
DE POLO - TOMMASELLA - ERACLEA - DORIGO DENIS ( FOTO DAL PROFILO FACEBOOK)
DE POLO - TOMMASELLA - ERACLEA - DORIGO DENIS ( FOTO DAL PROFILO FACEBOOK)

ERACLEA. Si schianta contro un platano lungo la provinciale a Ponte Crepaldo salvandosi per miracolo, poi viene travolto misteriosamente da un camion che trasportava rifiuti. È il tragico e beffardo destino che ha colpito Denis Dorigo, 35enne di Ponte Crepaldo, residente a San Giorgio di Livenza, dove si era trasferito da poco con la compagna, anche lei originaria di Eraclea. Al volante della sua Fiat Punto Van, stava rientrando a casa la scorsa notte verso le 4. Aveva trascorso la nottata assieme ad alcuni amici nella cittadina di origine, dove aveva tutte le amicizie, quando ha imboccato la provinciale da Eraclea a Ponte Crepaldo, che poi prosegue verso il territorio di Caorle. All’altezza del centro abitato di Ponte Crepaldo, a circa 150 metri dall’abitazione dei genitori, si è schiantato contro il platano sulla destra dopo aver perso il controllo della vettura. Ne è uscito malconcio, ma non gravemente ferito. Un miracolo. A quel punto inizia il giallo. Dorigo è rimasto sul ciglio della strada barcollante fino a quando intorno alle 4,45 è sopraggiunto un autotreno della ditta fratelli Busato di Mestre che trasportava materiale legnoso raccolto dagli ecocentri della zona per poi smaltirlo in Friuli. L’autista si è sporto dal finestrino per vedere cosa fosse accaduto e, anche se l’uomo non era grave, ha dato l’allarme. Non vedendo alcuna emergenza, ha pensato dunque di ripartire per riprendere il suo viaggio verso il Friuli lasciando alle sue spalle Dorigo. Da quel momento non è ancora chiaro cosa sia accaduto. Denis Dorigo potrebbe essere rimasto impigliato al mezzo pesante e poi trascinato sotto le ruote, oppure aver commesso un qualche gesto incontrollato, una distrazione o leggerezza avvicinandosi al camion come per appoggiarsi. L’autotrasportatore, circa un centinaio di metri più avanti, ha sentito un rumore provenire da sotto i semiassi. Si è fermato nuovamente sul ciglio della strada ed è sceso di corsa per capire cosa fosse accaduto, se magari avesse forato. Ha notato una scarpa sporgere dalla ruota posteriore, quindi ha osservato meglio sotto il suo mezzo e ha visto tutto. Ha subito capito che sotto il mezzo pesante c’era il corpo martoriato di quell’uomo per il quale, questa volta, non vi erano più speranze. Una scena impressionante. Sul posto sono giunti i carabinieri di San Donà e i vigili del fuoco per estrarre il corpo senza vita, incastrato sotto il camion. La strada è stata chiusa fino a mattina e le auto deviate lungo le laterali per non bloccare interamente il traffico sulla strada provinciale. Qualche automobilista si è fermato per cercare di capire cosa fosse accaduto poco prima. L’impresa funebre di Walter Gusso ha ricomposto la salma e trasferita alla cella mortuaria dell’ospedale. Ma, subito, l’incidente è apparso oscuro nella sua incredibile dinamica che è ancora incerta. Ora l’autotrasportatore è indagato per omicidio stradale, anche se le cause potrebbero essere state accidentali. Sotto sequestro i due mezzi coinvolti a disposizione del magistrato. I carabinieri si riservano di esaminare il video registrato dalla telecamera interna di cui è dotato l’autotreno.

Nessun commento da parte della ditta, mentre i carabinieri hanno mantenuto il massimo riserbo sulle indagini ancora in corso. —

Giovanni Cagnassi

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