Si fa il segno della croce e poi ruba le offerte

Caorle. Il comportamento ha tradito un 34enne, arrestato in chiesa dal maresciallo Lambiase

CAORLE. Si faceva il segno della croce, entrando in chiesa per rubare le offerte munito di lampade al led e magneti. Il ladro è stato incastrato in persona dal maresciallo e comandante della stazione carabinieri di Caorle, Francesco Lambiase.

È accaduto nel pomeriggio di lunedì, dopo che l’uomo alla vista dei carabinieri si stava allontanando frettolosamente a piedi. Attrezzato con pile e calamite si era appena impossessato di una discreta somma, rubata alla chiesa della Madonna di Pompei, in piazza San Giovanni XXIII. Aveva rubato anche nel duomo e alla Madonna dell’Angelo. Ieri, dopo una notte in camera di sicurezza a Caorle, l’autore dei furti, ovvero Pedro Miguel Mojra da Costa, 39 anni, senza fissa dimora originario di Isla Santa Maria nell’arcipelago delle Azzorre, è comparso di fronte ai giudici del Tribunale di Pordenone. L’arresto è stato convalidato ma la magistratura ha accolto i termini a difesa presentati dal suo avvocato. Quindi il processo è stato rinviato al 18 aprile e nel frattempo Pedro Miguel Mojra Da Costa è stato rimesso in libertà. L’uomo vanta dei precedenti specifici. In particolare, prima di stabilirsi a Caorle, aveva compiuto dei furti in Trentino. Il 39enne può essere considerato un esperto del furto in chiesa. I carabinieri di Caorle sono riusciti a ricostruire tutti i suoi movimenti nella località lagunare. Il portoghese ha colpito la prima volta alle 12.30 di lunedì, nel Santuario della Madonna dell’Angelo.

Un particolare è balzato subito all’occhio attento dei militari. L’uomo è entrato facendosi il segno della croce. Poi è entrato in azione con un modus operandi particolare. Munito di una piccola lampadina a led, l’ha calata all’interno dell’offertorio per verificare la presenza di denaro. Quindi con un magnete arrotolato da nastro biadesivo "pescava" letteralmente il denaro. Da Costa è riuscito così a recuperare centinaia di euro. Poi si è recato in Duomo e infine alla chiesa Madonna di Pompei. Uscito sul sagrato, è stato subito seguito dal comandante Lambiase che stava eseguendo il classico giro di pattuglia sulla gazzella.

L’uomo, vistosi braccato, ha gettato un involucro, ma è stato subito raggiunto dal comandante, in passato portiere di calcio nei dilettanti. In totale aveva rubato dagli offertori delle tre chiese di Caorle 330 euro. Aveva scelto il giorno giusto per colpire, il Da Costa, cioè il lunedì. Cioè il giorno dopo l’arrivo in città di migliaia di persone che si sono concesse una gita al mare. Gli offertori erano strapieni di soldi. (r.p.)

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