Si è spento Roberto Fiasconaro fotoreporter di grandi riviste

DE POLO - TOMMASELLA -SAN STINO - FIASCONARO ROBERTO
DE POLO - TOMMASELLA -SAN STINO - FIASCONARO ROBERTO

SAN STINO

Si è spento, a seguito di una malattia scoperta soltanto 6 mesi fa, Roberto Fiasconaro, giornalista e fotografo di fama nazionale. Aveva 72 anni e lascia la moglie Oliva Anna, di professione parrucchiera; il figlio Millo, oltre ad altri parenti. La benedizione della salma avverrà in forma privata nel cimitero locale.

Fiasconaro ha realizzato nella sua carriera importanti scoop per i settimanali “Oggi” e “Gente”. Collaborava attivamente con una testata “Thriller Magazine”, che affronta casi importanti, e alcuni soprattutto irrisolti, di cronaca nera. Dal 2006 al 2008 Fiasconaro si era occupato per questa rivista del terribile delitto di Cogne (in cui fu ucciso un bambino, Samuele Lorenzi) e dell’assassinio di Meredith Kercher, a Perugia. Ha scritto del Mostro di Firenze e della scomparsa misteriosa in America di Ylenia Carrisi, la figlia di Al Bano e Romina Power mai più ritrovata. Sul giallo di Ylenia ha persino scritto un libro. Fiasconaro sosteneva di avere riconosciuto la giovane tra le calli di Venezia, e di averla fotografata. Ha ricostruito lucidamente la tragedia del Vajont, raccontandone le spietate conseguenze. Tra gli anni ’90 e il 2000 era tra i giornalisti in prima linea sugli attentati, ancora irrisolti, di Unabomber. I suoi testi sono ancora attuali.

Innamorato del suo lavoro, era solito documentarsi in maniera scrupolosa e approfondita, per poi tornare alla carica con argomenti nuovi su temi che conosceva già perfettamente. Non perdeva mai il filo. Frequentava San Donà, ed era uno degli utenti più assidui lettori della biblioteca di piazza Indipendenza. È ricordato, inoltre, per essere stato, nel 1966, uno degli “angeli del fango”, cioè uno di quegli studenti provenienti da ogni parte che hanno salvato migliaia di libri e opere d’arte di Firenze nei giorni dell’alluvione. Lui ricordava questa sua esperienza, orgoglioso di avere fatto parte della “Meglio gioventù” dell’epoca, messa in pellicola dal regista Marco Tullio Giordana nell’omonimo film sceneggiato che nel titolo si ispirava a una poesia di Pasolini. Fiasconaro era cugino dell’ex primatista mondiale degli 800 metri di atletica, Marcello Fiasconaro. «È stato un grande amico», lo ricorda l’ex primatista europeo di atletica e olimpionico di bob Gianfranco Lazzer, «ci lascia una persona perbene». Fiasconaro lascia in eredità tanti appunti, moltissimi articoli e storie di vita di cui egli stesso era innamorato. —

Rosario Padovano

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