Si è spento il sorriso della bella Marie Brandolini d'Adda, contessa in laguna
VENEZIA. La morte sembra più crudele quando, improvvisa, afferra e spezza la bellezza solare, in una delle famiglie che si legano alla storia di Venezia come quella Brandolini d’Adda, colpita dal lutto della scomparsa di Marie Angliviel de la Beaumelle.
«Si è spenta a 50 anni a Parigi la moglie del conte Brandino Brandolini d’Adda». La new lanciata nei social-media internazionali, ieri mattina è rimbalzata in laguna dalla Francia e nei profili di Facebook. Una donna straordinaria e «bella anche nell’anima», la ricordano gli amici, conosciutissima a Venezia dove, tra i suoi molteplici interessi, aveva anche creato una linea di oggetti in vetro.
«Una signora straordinaria, sempre sorridente e molto legata sia a Venezia, dove viveva, che a Vistorta. La contessa Marie sapeva mettere a proprio agio le persone più semplici: molto amata nella comunità, con il marito Brandino. Sono profondamente dispiaciuto e vicino alla famgilia» la ricorda Isidoro Gottordo, amico personale del conte Brandino a Vistorta, dove la famiglia Brandolini ha una splendida villa e un’azienda vinicola. Il “buen retiro” dagli impegni veneziani era stata proprio la villa circondata del parco, nei primi anni del matrimonio dei conti.
Marie e Brandino vivevano a Venezia, a palazzo Brandolini, all’ultimo piano del palazzo affacciato sul Canal Grande. Ma la tenuta di campagna era rimasta nel cuore della coppia anche per l’attività di Brandino che dirige l’azienda e il “rosso Vistorta”, il vino blasonato che esporta nel mondo.
Marie Angliviel de la Beaumelle era arrivata a Vistorta nel 1987, dopo il matrimonio a Parigi: figlia di Armand Angliviel de la Beaumelle e Béatrice Juliette Ruth de Rothschild. Borghesia francese e aristocrazia europea, nelle nozze con il figlio di Cristiana Agnelli e di Brando Brandolini d’Adda conte di Valmareno. Una matrimonio da favola e felice per una delle giovani coppie più glamour della laguna dal quale erano nati tre figli Guido, Marcantonio e Gioacchino.
Madre affettuosa, donna instancabile, sempre presente nella scena veneziana, appassionata di teatro e d’arte. «Era una donna straordinaria, che non si è mai arresa, nemmeno nei mesi terribili della malattia» la ricorda un amico.
Poco più di un anno fa Maria si era ammalata di un male incurabile contro il quale ha lottato con tutte le sue forze, sostenuta dall’amore del marito, dei figli e degli amici. Fino a ieri, quando tutto il suo coraggio si è dovuto arrendere.
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