Si è spenta a 57 anni “Giò” anima femminile della pizzeria Molini di Mirano

Giovanna Delli Guanti sconfitta da un tumore. Il marito Paolo: «Era una persona positiva, ottimista. Era lei che dava la carica, aiutava e consolava gli altri» 
Una bella foto di Giovanna Delli Guanti in viaggio: l’immagine scelta per l’epigrafe
Una bella foto di Giovanna Delli Guanti in viaggio: l’immagine scelta per l’epigrafe

MIRANO. Quando si spalancavano le porte della pizzeria Ai Molini di Mirano, c’erano due persone ad accoglierti: Paolo Feltrin e la moglie Giovanna Delli Guanti. Vedendo il suo sorriso, nessuno poteva intuire le sofferenze che stavano dietro lo sguardo di quella donna. Non lo hai fatto vedere o pesare. Adesso quelle sofferenze, prodotte dal tumore, se la sono portata via domenica, nella sua casa di Mirano, a 57 anni.

Era malata da un po’ di tempo ma il suo supporto al locale, chiuso a maggio scorso, non era mai mancato. È sempre stata in prima fila. Poi negli ultimi giorni, le sue condizioni sono peggiorate, finchè alle 6.30 dell’altro ieri il suo cuore ha smesso si battere.

Instancabile, professionale, con tanta voglia di vivere, Giovanna Delli Guanti, per tutti “Giò”, è stata una figura fondamentale per il successo del locale, aperto nel novembre del 2009. Ed era un punto di riferimento per lo stesso Feltrin.

«La risposerei sempre» dice commosso il marito «ed è stata determinante nella buona riuscita del lavoro. È una grossa perdita per me».

Feltrin e Delli Guanti erano insieme da 34 anni e sposati da 25, ossia il 1995; una vita uno vicino all’altra, sempre, dall’attività lavorativa a quando si era fuori da quelle mura.

Feltrin era arrivato Ai Molini dopo 23 anni di C’era una volta, sempre a Mirano, e prima ancora a Mestre negli anni Sessanta con il papà Giovanni. E proprio Ai Molini era considerata tra le migliori pizzerie d’Italia dalla guida il Gambero Rosso.

«È sempre stata una persona positiva, ottimista» la ricorda ancora Paolo Feltrin «che dava la carica, aiutava e consolava gli altri. Ma era anche una donna riservata, umile, che lavorava nel silenzio, dietro le quinte». Appena la notizia della sua morte ha iniziato a circolare, molti messaggi sono arrivati al telefono di Feltrin e nella sua pagina Facebook, quasi inondata di ricordi della moglie.

«Ma ce n’è uno» continua l’uomo «che fotografa bene chi era Giovanna: è di una sua cara amica. E ci terrei fosse pubblicato». E questo recita il testo.

«Poterti stringere» si legge «non sarà più possibile ma averti come angelo sarà una sensazione che nessuno potrà toglierci, sarà solo un momento nostro. Amica mia, sento ancora le tue risate, il tuo modo di dirmi le cose, la tua saggezza, il tuo continuo rincuorarmi e darmi sicurezza, i tuoi consigli che poi li utilizzavo. Tu che avevi bisogno di noi ma non lo hai mai fatto capire, perché eri tu a essere la prima ad assicurarsi del bene nostro. Eri sempre presente nel bene e specialmente nei momenti di sconforto. Eri e sei un’anima buona, non ho mai visto la tristezza nei suoi occhi: per me eri molto in tutto. Spero di portare con me la tua positività e sensibilità nel dire le cose».

Oltre al marito Paolo, la donna lascia il figlio Alessandro, i fratelli Gaetano e Fabio, le cognate e i nipoti. Il funerale sarà celebrato giovedì alle 15.15 in duomo. Dopo il rito funebre, la salma sarà cremata. Eventuali offerte saranno devolute all’Airc (Associazione italiana per ricerca sul cancro) come da volontà della famiglia. —


 

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