Sì all’espianto per quasi 35 mila veneziani
MESTRE. L’associazione italiana donatori organi è una realtà che cresce nei numeri di coloro che si mettono a disposizione del prossimo per poter salvare una vita o migliorare le condizioni di sopravvivenza. Lo è in Italia e naturalmente in provincia di Venezia, dove il numero di iscritti continua ad aumentare. Segreto di questi numeri è la sensibilizzazione che i volontari mettono in atto sul territorio, specie nelle scuole, incontrando docenti e alunni. Il passaparola giunge poi alle famiglie e si crea un circolo virtuoso che porta a nuove iscrizioni.
Notevole è stata infatti anche nel 2015 l’opera di divulgazione che ha permesso di ottenere 344 nuove manifestazioni di volontà alla donazione, raccolte proprio negli istituti superiori provinciali. Nei primi tre mesi di quest’anno, con 82 classi e 1.759 studenti contattati nelle scuole del territorio, i volontari hanno proseguito un lavoro che rimane basilare per l’Aido.
In aumento in provincia di Venezia sono anche i soci. Al 31 dicembre scorso erano 30.649, cresciuti al 27 maggio di quest’anno a quota 30.808. In provincia di Venezia, dai dati del sistema informativo trapianti, sono 34.681 i cittadini che hanno espresso il loro consenso alla donazione di organi, e nel 2015 sono stati 10 i donatori effettivi, 6 quelli multi tessuto e 260 per le sole cornee. In Italia sono ancora invece 9.315 le persone in attesa di trapianto.
L’Aido provinciale ha appena rinnovato il consiglio direttivo. Al presidente uscente Flavia Petrin, figura storica nel veneziano, è subentrato Francesco Lorenzon. Vicepresidente vicario è Gianni Salvadori, mentre vicepresidente è Elisa Righetto. Gli altri componenti del direttivo sono Chiara Bonsembiante, Andreina Ardit, Fiammello Cacco, Luca Carraro, Mauro Comelato, Lucia De Liberali, Marco Gusso, Matteo Luise, Enrica Pontello e Antonella Stradiotto.
Ogni anno l’Aido veneziana celebra la “Giornata del Dono”. Domenica scorsa la cerimonia si è svolta al centro pastorale cardinal Urbani di Zelarino. Un momento di profonda condivisione per i partecipanti, tra cui molte famiglie di persone decedute che hanno donato gli organi, e persone trapiantate che hanno portato la loro esperienza. Tra queste anche la pallavolista sandonatese Sara Anzanello, campionessa del mondo che dal 2013 ha un fegato nuovo grazie alla generosità di un donatore Aido.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia