«Sì alla spiaggia naturista ma stop agli esibizionisti»

Chi ha paura dei naturisti? A parole nessuno, ma intanto alla spiaggia della Brussa, oasi rigogliosa adiacente al territorio di Caorle, davanti alla incontaminata Valle Vecchia, la polizia locale della cittadina balneare ha appena elevato 9 sanzioni ad altrettanti turisti, di cui 2 stranieri e 7 italiani, che stavano prendendo il sole completamente nudi.
Un blitz inaspettato che ha colto di sorpresa gli ospiti di una spiaggia meravigliosa: sei chilometri di pineta e sabbia, un mare cristallino da fare invidia alle spiagge del meridione. Ora qualcuno vorrebbe trasformarla, come si è tentato alla Laguna del Mort tra Jesolo ed Eraclea, altra zona amata per la tintarella integrale, in una spiaggia ufficialmente naturista dove è consentito prendere il sole nudi. In Regione, l’ex sindaco di Jesolo, Francesco Calzavara, lo ha proposto dopo che proprio al Mort lui aveva tentata la sperimentazione durata una sola estate.
Ma il vice sindaco di Caorle, Giovanni Comisso, pur non scandalizzandosi è dubbioso: «Non ne abbiamo mai parlato, ma certo si potrà discuterne. Molte famiglie lamentano la presenza di persone senza costume alla Brussa e poi, purtroppo, anche di esibizionisti vergognosi. Non lo possiamo accettare. La polizia locale, sollecitata, ha applicato il regolamento e da noi non è concesso il naturismo. Una sperimentazione suscita molte perplessità perché degenerare è facile».
Dopo la frazione di Lugugnana di imbocca via Brussa. Prima la località di Marina di Lugugnana, poi una sfilza di bar e ristoranti che con i turisti di passaggio fanno più di qualche affare. E si arriva alla Pineta, con ampio parcheggio. Umberto Roggio è sbarra: «Qui vengono tante famiglie, persone che amano la splendida spiaggia. I naturisti forse si spostano a ovest del litorale, più isolato. E le lamentele non mancano soprattutto da parte delle famiglie». Al vicino chiosco in pineta, Daniele Favaro è al lavoro come tutti i giorni. Arrivano fino a 1000 persone lungo i 6 chilometri di spiaggia in una sola giornata. «Tanti hanno detto di aver notato persone nude», dice, «e fin qui non è molto grave anche se a qualcuno può non far piacere per i bambini. Ma se poi ci sono esibizionisti o persone che si incontrano per altri scopi e ritrovi allora non va bene. Certo, una spiaggia naturista regolare, autorizzata e controllata la si potrebbe anche fare». E su questo tutti appaiono d’accordo. In spiaggia, dopo più di mezz’ora di camminata sotto il sole, attraversate distese di campi coltivati, pini e macchia mediterranea, rovi e more selvatiche, si apre la spiaggia caraibica. Di naturisti o nudisti che siano se ne vedono pochi in questi giorni. Arrivano soprattutto nel fine settimana. Le multe poi li hanno allontanati. Un signore di mezza età è seduto nudo lontano da riva e ha saputo delle multe: «Abbiamo sentito, ma qui in settimana si vedono poche persone senza costume e si fanno gli affari loro».
Insomma, di naturisti se ne vedono pochi, depravati nessuno. Due ragazze friulane prosperose, sotto un ombrellone piantato vicino alla battigia sono stupite: «Veniamo qui sole e tali rimaniamo. Nessuno ci ha mai disturbate. Certo sabato e domenica si vedono tanti nudi, ma non abbiamo mai avuto problem». —
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