«Sì alla Romea commerciale e lavori sui 14 km maledetti»

Il sindaco di Chioggia analizza le soluzioni per ridurre l’incidentalità sulla statale: 

«Correttivi a breve e lungo termine, Anas investirà milioni nel nostro tratto»

Elisabetta B. Anzoletti
Un incidente stradale lungo il tratto chioggiotto della strada statale Romea chiusa per consentire soccorsi, rilievi e recupero dei mezzi
Un incidente stradale lungo il tratto chioggiotto della strada statale Romea chiusa per consentire soccorsi, rilievi e recupero dei mezzi

CHIOGGIA. Romea commerciale per eliminare il traffico a lunga percorrenza e, nell’attesa, interventi di messa in sicurezza del tracciato attuale. Non ha dubbi il sindaco di Chioggia Mauro Armelao sul fatto che servano dei correttivi, a breve ed a lungo termine, per ridurre la pericolosità della Romea e di conseguenza il numero di morti e feriti. Lungo il tracciato attuale sono previsti interventi di manutenzione straordinaria, la creazione di rotonde e aggiornamenti della segnaletica, ma anche apporti della tecnologia come il nuovo sistema “Smart Road” previsto anche per il tratto di Chioggia.

Presente e futuro

«Sono senza dubbio favorevole a un nuovo tracciato», spiega il sindaco, «a quella famosa Romea commerciale che va a eliminare il traffico di attraversamento diretto a sud verso Ravenna e a nord verso Mestre. Per il volume di traffico quotidiano è fuori discussione che serva una strada con due corsie per senso di marcia, ma nel frattempo è sacrosanto mettere in sicurezza il tracciato attuale. Anas nei prossimi mesi investirà milioni di euro per la messa in sicurezza dei ponti, tra cui il translagunare di Chioggia e quello sul Brenta, e so che partirà un secondo lotto della tecnologia “Smart Road” che vedrà interessato anche il nostro territorio». Questo nuovo servizio consente comunicazioni e interconnessioni tra una serie di pali posizionati lungo la strada ed i veicoli, con rilevazioni del meteo e del traffico in modo che i viaggiatori possano essere aggiornati in tempo reale; servizi di deviazione dei flussi nel caso di incidenti; suggerimenti di percorsi alternative; interventi sulle velocità per evitare situazioni di traffico; gestione di accessi, parcheggi e rifornimenti; interventi tempestivi in caso di emergenze. Anas vuole investire complessivamente un miliardo di euro nei prossimi anni per progetti di digitalizzazione, tra cui spiccano i 3.000 km di “Smart Road”.

I 14 chilometri “maledetti”

«Fondamentale sarebbe allargare la strada», spiega Armelao, «Esiste già un progetto di Anas per il rettilineo di 14 km che va dal passo della Fogolana al km 101.300 fino alla curva del km 115.700 (da Codevigo alle porte di Mira, ndr) così da mettere in sicurezza tutte le quattro uscite che ora sono spesso teatro di incidenti. Sia chiaro che gli incidenti sono causati dagli errori umani: disattenzione, imprudenza, velocità, sonno. La colpa non è della strada in sé, ma è fuori discussione che per il volume del traffico che passa ogni giorno è ormai una arteria insufficiente. Dobbiamo anche investire su segnaletica verticale e orizzontale e sulle asfaltature, utilizzando la tipologia drenante che ha molteplici vantaggi: maggiore aderenza dei pneumatici, durata maggiore, proprietà fonoassorbenti, riduzione del riverbero dei fari, migliore visibilità. E ancora aumentare illuminazione, sfalci di erba, pensiline per gli autobus. Un passo alla volta con interventi mirati all’aumento della sicurezza».

Argomenti:mobilità

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