Sì alla mega torre Venus Venis, il nuovo colosso di Marghera
Arriva l’ok della Città metropolitana: 100 metri d’altezza, 21 mila metri quadri, centro commerciale e outlet
MARGHERA. Parere favorevole della Città metropolitana alla realizzazione della torre del lusso “Venus Venis” a fianco del centro commerciale “La Nave de Vero”, sulla Romea, a Marghera. “Giudizio di compatibilità ambientale favorevole” dalla commissione di valutazione di impatto ambientale al grande progetto da 80 milioni di euro della Blo Immobiliare Srl. Dopo oltre un anno di indagini, verifiche e riunioni, stavolta, il progetto ottiene il via libera. La prima istanza era stata bocciata dalla commissione alla fine del 2016.
Una torre alta cento metri, 21 mila metri quadri di superficie con all’interno una grande struttura di vendita con superficie di 13.944 metri quadrati. La torre ospiterà otto piani, intermedi, di albergo a cinque stelle con 120 camere e ancora uno spazio espositivo di 1.500 metri quadrati. Agli ultimi due piani è previsto un ristorante con la sala dotata di un meccanismo di rotazione per guardare dall’alto la terraferma con all’orizzonte Venezia.
Una torre che, avevano spiegato l’amministratore delegato di Blo Immobiliare, Matteo Molendi, e i progettisti, Silvio Milanese e Paolo Modena, punta a una clientela di alto livello, vocata allo shopping. Oggi i turisti che amano gli acquisti si concentrano sul centro storico veneziano oppure puntano sull’outlet di Noventa di Piave. Ecco quindi l’idea della torre Venus Venis: un po’ centro commerciale, un po’ outlet, un po’ centro acquisti dell’alta moda con servizi connessi: ristorante, albergo, centro benessere.
Per la terraferma è l’ennesimo via libera a grandi metrature di commerciale appena fuori dal centro di Mestre. Si rischia la saturazione? Nelle scorse settimane le novità erano arrivate dal Comune con i piani di lottizzazione connessi allo sbarco del nuovo Iperlando sulla Castellana. Ora il via libera della Città metropolitana alla torre di 100 metri sulla bretella della Romea. Nuove costruzioni autorizzate mentre nel mondo tanti centri commerciali vanno in crisi e chiudono, penalizzati da una selvaggia concorrenza e dal potere del commercio elettronico. Mestre, circondata dai mega store, dovrà confrontarsi con questo scenario futuro.
Le prescrizioni della commissione Via riguardano, in particolare, viabilità e trasporti visto l’impatto dell’opera su un’area con una viabilità limitata, tanti capannoni e nuclei abitativo. Ecco allora che il progetto passa dopo essere stato ripresentato con modifiche progettuali ma è condizionato alla realizzazione di nuove opere viabilistiche: le rotatorie su via dell’Avena e via Arduino; l’adeguamento alla viabilità esistente; una bretella complanare alla Romea; il potenziamento dei parcheggi che dovranno essere dotati anche di percorsi pedonali.
Imposti anche pannelli informativi per indirizzare i flussi veicolari. La pista ciclabile sul lato sud di via Cafasso dovrà essere spostata sul retro della fermata tranviaria. Per regolare il traffico ai privati sono imposte “barriere fisse e mobili da attivare il sabato e domenica e comunque in ogni caso si verifichino” una congestione viaria.
I privati dovranno finanziare il potenziamento da parte di Actv-Avm di corse festive del bus della linea 13 (tratta Nave de Vero-piazzale Cialdini) ogni 30 minuti e il prolungamento del 6L dal capolinea di via Correnti alla “Nave de Vero”. La commissione impone, nell’attesa dei nuovi servizi, un servizio navetta, privato, di collegamento con via Salomonio (capolinea del tram) e via Correnti (capolinea 6L).
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