Sì al bilancio preventivo senza aumenti di tasse

San Donà. Scongiurato anche l’anticipo di cassa e l’accensione di nuovi mutui Nessun taglio ai servizi erogati dal Comune ad anziani, studenti e agli asili nido
SAN DONÀ. Bilancio preventivo approvato, per la prima volta dopo nove anni il Comune riesce nell’impresa entro il mese di dicembre. E resteranno invariate tasse e tariffe, senza ricorrere durante l’anno ad anticipi di cassa, all’accensione di nuovi finanziamenti e senza tagli ai servizi comunali.


«La cornice all’interno della quale si colloca la manovra finanziaria 2018-2020 approvata in Consiglio è un ammontare delle entrate previste per il 2018 di 43,8 milioni di euro, da cui vanno scorporate una serie di partite di giro», spiega il sindaco Andrea Cereser, «a bilancio, quindi, restano entrate per 28,4 milioni di euro e, detratte varie voci, su queste si costruiscono spese correnti attestate attorno ai 23 milioni di euro. La parte del leone, quasi il 40 per cento, è destinata all’acquisto di beni e servizi». La componente dell’indebitamento è comunque consistente, tra prestiti obbligazionari e finanziamenti contratti nel tempo il cui ammontare complessivo risulta a fine 2017 pari a 20,9 milioni e in previsione pari a 19 milioni a fine 2018.


Il dato è decisamente in calo rispetto ai 30 milioni di euro del 2012, al momento dell’insediamento, ma che comporta comunque una spesa per l’ente per far fronte agli impegni finanziari, di oltre 2,6 milioni di euro. «Il bilancio sottoposto all’attenzione del Consiglio attesta il percorso intrapreso da questa amministrazione volto non solo a garantire il rispetto del pareggio di bilancio ma anche finalizzato, dopo la sensibile riduzione delle entrate avvenuta nel tempo, ad un riequilibrio strutturale dei conti dell’ente», precisa l’assessore al bilancio Lorena Marin, «con la riduzione dello sbilancio in parte corrente, considerati i 2 ultimi bilanci previsionali, che passa da un milione a 600 mila euro, è evitato l’utilizzo dell’anticipazione di cassa e soprattutto senza ricorrere a nuovo indebitamento cercando invece, ove possibile, di rinegoziare vecchie operazioni per spuntare condizioni migliorative». Mantenuto il livello dei servizi favorendo un maggior coinvolgimento della cittadinanza. Sono confermati anche nel previsionale una serie di servizi erogati: dal giudice di pace all’amministratore di sostegno, i contributi per la mensa, per 290 mila euro e il trasporto scolastico, 400 mila euro per le scuole paritarie, 260 mila per l’asilo nido. Per le rette di ricovero di minori (420 mila) e anziani (630 mila), per interventi assistenziali (200 mila) e quote capitarie (950 mila euro), che ammontano in totale a oltre 3,5 milioni di euro. Tra gli investimenti posti a bilancio da ricordare almeno quelli che riguardano la riqualificazione di punti strategici della città: da via Ancillotto, all’area pedonale di Corso Trentin, fino a viale Libertà, per una spesa complessiva di circa 1 milione e 300 mila euro, oltre a 2,5 milioni di euro per la Cantina dei Talenti.


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