“Sì” ai gazebo in piazza ma costano 60 mila euro

San Donà. Sono tre i locali interessati dopo il via libera della Sovrintendenza I commercianti però chiedono aiuto al Comune sotto forma di sgravi fiscali
SAN DONA' DI P. - FGAVAGNIN - COLUCCI - RIPRISTINO DEL FUNZIONAMENTO DELLA FONTANA IN PIAZZA INDIPENDENZA
SAN DONA' DI P. - FGAVAGNIN - COLUCCI - RIPRISTINO DEL FUNZIONAMENTO DELLA FONTANA IN PIAZZA INDIPENDENZA

Gazebo in piazza, costeranno non meno di 60 mila euro le tre strutture che potrebbero essere installate per coprire le terrazze esterne. Se i tre locali affacciati su piazza Indipendenza vorranno le coperture per l’inverno, che hanno il via libera della Sovrintendenza, questi saranno i costi da sostenere e tutti di tasca propria.

Per il momento, infatti, il Comune non ha ufficialmente preso posizione su eventuali forme di contributo o sostegno economico a favore dei gestori di bar e locali sulla piazza sempre oggetto di discussione da quando è stata inaugurata. Tutto è iniziato con i tacchi a spillo delle donne conficcati tra le frese delle piastrelle, mentre solo pochi giorni fa un uomo ha perso una carta plastificata sempre tra le fessure, evidenziando un altro rischio che potrebbe essere ricorrente in alcuni punti. Poi c’è la fontana sempre piena di alghe, sporca, almeno quando funziona.

Adesso per rivitalizzare un po’ questa piazza ristrutturata e rivoluzionata con una spesa di oltre tre milioni di euro, il Comune sta pensando alla proposta di questi gazebo che, soprattutto d’inverno riempirebbero gli spazi delle terrazze e probabilmente darebbero un po’ di tono alla piazza, oggi alla ricerca di personalità e di un’identità inevitabilmente perduta con le modifiche apportate, addirittura con lo spostamento del monumento a Giannino Ancillotto.

I gestori dei locali sembrano interessati, ma il costo da sostenere è davvero elevato. Cercano pertanto un aiuto sotto forma di sgravi fiscali o altri sistemi da concordare con l’amministrazione comunale che potrebbero adesso essere discussi, anche perché è ancora in sospeso la questione della chiusura per un anno durante i lavori. Una chiusura forzata della piazza che ha messo in ginocchio le attività del suo perimetro ora in attesa di sapere quali sconti avranno anche per questi motivi.

La questione è nelle mani del sindaco, Andrea Cereser, che ha anche le deleghe per il commercio e sta valutando le vari proposte sul tappeto, ma per il momento non si è espresso. Inizialmente si era pensato a un anticipo da parte del Comune, che poi avrebbe potuto percepire una sorta di affitto delle strutture. Ma le casse non sono certo floride per queste operazioni, mentre si attende anche di sapere se sarà confermata la gestione del caffè Letterario, altra sruttura comunale sulla piazza.

Giovanni Cagnassi

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