Show a luci rosse sul monumento: indagato Lo Faro
di Giovanni Cagnassi
SAN DONÀ Indagato Marco Lo Faro. L' organizzatore di eventi, noto come "il Corona del Veneto", è stato sentito ieri dai carabinieri nel corso delle indagini sullo spettacolo a luci rosse della settimana scorsa sul monumento dedicato a Giannino Ancillotto. Come noto, una misteriosa e discinta ragazza era salita sul monumento in piazza Indipendenza, ballando infine in topless a ritmo di musica e animando non poco una tranquilla notte sandonatese. Il tutto è durato un paio di minuti, davanti a uno sparuto gruppo di spettatori increduli.
La reazione di sdegno del Comune, ma soprattutto delle associazioni combattentistiche e d'Arma non si è fatta attendere, mentre il nucleo associazione Arma Azzurra intitolato a Giannino Ancillotto, con il presidente Giacomo Bellesso, ha chiesto espressamente una punizione esemplare per Lo Faro. Questi si è assunto la responsabilità dell'evento, annunciando che presto aprirà un club di lap dance in via Unità d'Italia, lanciato proprio con questo spettacolo proibito. Si è scusato pubblicamente, dicendo di non aver voluto assolutamente oltraggiare il monumento o offendere la città, ma di aver cercato di rivitalizzare la piazza con un fuori programma.
Una giustificazione che non è stata ovviamente accolta e che parte dell'opinione pubblica ha rigettato, anche se non è certo mancato chi ha sdrammatizzato l'evento ed elogiato le doti indiscusse della ballerina. Lo Faro si è affidato alla difesa del suo legale, l'avvocato Giuseppe Muzzupappa, il quale ha subito confermato che non sussisteva alcun reato e che al limite doveva essere attribuito alla ballerina misteriosa di cui non si conosce l'identità. Lo stesso avvocato, ex assessore comunale ai lavori pubblici, ha precisato che il topless non può essere considerato atto osceno e che poteva scattare solo una sanzione perché la ragazza era salita sul monumento nonostante il divieto espressamente scritto, ma non molto visibile, sulla scalinata della struttura. Il vicesindaco, colonnello dell'Esercito Oliviero Leo, non ha dubbi: «È stato un oltraggio ai caduti, uno spettacolo inopportuno e offensivo».
Il monumento è un aereo stilizzato, realizzato anche con i fondi del Perù, dove il pilota della Grande Guerra trasvolò con il suo aereo, spostato di 20 metri nella rinnovata piazza. Una storia affascinante, quella del prode Ancillotto, che fu celebrata anche da uno dei suoi più grandi estimatori, Gabriele D'Annunzio. Forse l’eroe di guerra abruzzese le avrebbe dedicato un'ode, una poesia o addirittura un'opera. Più prosaicamente Lo Faro le dedicherà uno spettacolo, ma di lap dance.
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