Shopping in gioielleria in piazza San Marco con cinque carte clonate
VENEZIA. Fa compere in boutique e gioiellerie del centro storico e spende parecchi soldi. Ma non sono soldi suoi. Infatti per pagare usa carte di credito clonate. Alla fine i carabinieri, grazie anche alla collaborazione dei commercianti, hanno arrestato il giovane. Si tratta di un nigeriano di 25 anni. A mettergli le manette ai polsi sono stati i militari della stazione di San Marco. Lo straniero deve rispondere di ricettazione, indebito utilizzo di carte di credito, possesso e utilizzo di documenti di identificazione falsi.
La rete informativa, messa assieme dai carabinieri tra i commercianti del centro storico, ha funzionato. Martedì mattina, infatti, i carabinieri hanno ricevuto la notizia della presenza di un cittadino straniero che si aggirava con atteggiamento sospetto nel centro storico “visitando” diverse gioiellerie e negozi di lusso. Da quel momento i carabinieri, dopo averlo individuato hanno cominciato a pedinarlo nel suo entrare ed uscire dai vari negozi delle calli del lusso. E hanno avuto la certezza che i sospetti sollevati dai commercianti erano corretti. Lo straniero era lì per fare acquisti ma in maniera fraudolenta. Intorno alle 13 l’uomo entrava in una nota gioielleria del centro storico cercando di acquistare vari monili mediante l’utilizzo di una carta di credito risultata clonata come poi emerso dagli accertamenti compiuti dai militari impegnati nel servizio. Mentre stava pagando sono intervenuti i carabinieri che hanno bloccato il cliente. Ma non era l’unico reato che il nigeriano aveva commesso. Infatti il giovane esibiva alla commessa alla vendita un documento personale pure questo contraffatto. La successiva perquisizione personale consentiva di rinvenire ulteriori quattro carte di credito anche queste clonate e un altro documento di identità contraffatto.
A questo punto è stato immediatamente bloccato e portato in caserma a San Zaccaria.
Alla fine, su disposizione del pm di turno, T.F., 29 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato arrestato e portato in carcere a Santa Maria Maggiore in attesa della convalida dell’arresto e del processo per direttissima.
Il centro storico con i suoi negozi di lusso è sempre nel mirino i bande specializzate nel l’utilizzo di carte clonate per fare spese. Del resto i commercianti non sempre riescono a capire quando il cliente che entra in negozio è un truffatore o una persona per bene. Anche perché sono migliaia e migliaia, ogni giorno, i turisti che pagano con carte di credito.
Ma Venezia è anche una città dove le stesse bande che usano le carte di credito o i bancomat clonati, rubano i dati da sportelli bancomat, oppure grazie alla complicità di dipendenti di negozi o ristoranti come dimostrato, in passato, da diverse indagini.
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